Nubi da crisi nel centrodestra, FI divisa e monta il caso: Di Stefano "legge" le mosse dei rivali

Di Stefano, da civico, come non smette mai di ricordare, probabilmente riesce a insinuarsi nei ragionamenti di aree del centrodestra. Il caso si è aperto sotto il simbolo di Forza Italia

07 dicembre 2025 16:34
Nubi da crisi nel centrodestra, FI divisa e monta il caso: Di Stefano "legge" le mosse dei rivali -
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Gela. Fine anno e tempo di bilanci, non solo quello stabilmente riequilibrato, varato dall'assise civica e che il sindaco Terenziano Di Stefano e la sua maggioranza avevano messo in cima agli obiettivi essenziali da raggiungere. I conti si fanno, infatti, anche nelle coalizioni. Quella del “modello Gela” ha rafforzato il proprio posizionamento nel governo locale a sostegno del primo cittadino, a maggior ragione con il sì al bilancio, per sanare il dissesto comunale. Ci sarà tempo per mettere sul tavolo una verifica politica completa. A preoccupare chi vi si rivede, invece, è la tenuta del fronte di centrodestra, quasi del tutto all'opposizione del primo cittadino (salvo nel caso dell'Mpa che è tra gli alleati convinti di Di Stefano). Come abbiamo riferito anche ieri, ci saranno tentativi di ripristinare un confronto d'area ma le posizioni differenti nel voto al bilancio si fanno sentire con una certa insistenza. I consiglieri di Forza Italia, Lega e gruppo misto (al voto per il bilancio c'era solo l'ex candidato a sindaco Grazia Cosentino), hanno espresso il loro assenso allo strumento finanziario mentre meloniani ed esponenti Dc si sono astenuti, con toni piuttosto concitati. Potrebbe trattarsi di decisioni prese certamente in autonomia, sul momento e senza peraltro un confronto preliminare tra i partiti d'area. Però, quanto avvenuto in settimana, in aula consiliare, sembra confermare una capacità, sotterranea ma non troppo: quella del sindaco Terenziano Di Stefano che da civico, come non smette mai di ricordare, probabilmente riesce a insinuarsi nei ragionamenti di aree del centrodestra. Una strategia che stava per dargli risultati alle provinciali di metà anno ma che alla fine non ha finalizzato l'esito. Un precedente favorevole è quello dello scorso anno, quando, al ballottaggio, riuscì ad avere l'appoggio di pezzi elettoralmente importanti del centrodestra, ancora oggi vicini alle sue posizioni. Di Stefano non sembra aver smarrito l'intuito politico, anzi. Il sì di alcuni consiglieri di centrodestra al bilancio è certamente frutto della loro volontà di dare alla città uno strumento essenziale in tempi di dissesto ma qualche coloritura politica non sembra per nulla peregrina. Non c'è nessun accordo complessivo né ci sono promesse particolari giunte dal sindaco. Però, il bilancio è servito a compattare la maggioranza (al cui interno comunque permangono situazioni da affrontare) e a mettere in crisi un centrodestra che viene già dalla sconfitta delle amministrative. Il caso si è aperto sotto il simbolo di Forza Italia. Gli azzurri, su iniziativa del segretario cittadino Vincenzo Cirignotta e del capogruppo consiliare Antonino Biundo, hanno sviluppato un emendamento tecnico al bilancio, che in aula ha ottenuto il pieno appoggio della maggioranza (con il beneplacito del sindaco), iniziando a far inciampare i consiglieri di centrodestra, alla fine divisi dal voto sia sull'iniziativa FI sia sullo strumento finanziario. La prossima settimana, è in programma una riunione interna degli azzurri, indetta dal segretario Cirignotta. Si farà il punto a seguito del varo del bilancio, che attende poi il vaglio ministeriale. Un incontro che pare non sia piaciuto a esponenti FI piuttosto irritati per l'assenza di confronto, prima ancora della seduta di consiglio sullo strumento finanziario. Cirignotta e il capogruppo Antonino Biundo sono sotto la lente di ingrandimento di una parte del partito locale. Il sì al bilancio e la presa di distanza da altri partiti di centrodestra sembra che non convinca per nulla esponenti forzisti di lungo corso. Il confronto, se doveva esserci, andava fissato prima della seduta di consiglio e non certo dopo, questo pare emergere dai malumori interni. Il voto favorevole al bilancio potrebbe aver inasprito gli animi, non solo in Forza Italia ma più in generale nel drappello di opposizione. C'è chi ritiene che l'iniziale posizione azzurra fosse per l'astensione, come forma di smarcamento politico dal “modello Gela” del primo cittadino. Lo stesso emendamento tecnico, approvato anzitutto dagli alleati di Di Stefano, per alcuni, pure forzisti, sarebbe stato una sorta di escamotage per poi giustificare il voto favorevole al bilancio stabilmente riequilibrato. Da alcuni mesi, la strategia di Forza Italia è mutata, come abbiamo ricordato: niente opposizione a testa bassa ma proposte, come quella che ha condotto all'emendamento di mercoledì sera. Cirignotta vuole rafforzare il partito e dargli lo slancio nella coalizione. Però, il metodo non convince altri dirigenti, compresa l'ex assessore Nadia Gnoffo, che comunque sembra non aver avuto voce in capitolo nelle scelte fatte. Per sua stessa volontà, sta preferendo valutare con attenzione. C'è chi reclama un protagonismo maggiore del referente quasi unico, ovvero il deputato Ars Michele Mancuso, da tempo piuttosto distante dalle vicende gelesi. Un'impasse che favorisce la capacità di Di Stefano, in grado di dialogare a trecentosessanta gradi con la sua maggioranza ma pure con pezzi dell'opposizione. Tra gli azzurri, bisognerà affrontare il capitolo dei possibili nuovi ingressi. Quello del consigliere comunale Gabriele Pellegrino è atteso da tempo (è stato candidato alle provinciali sotto le insegne FI) mentre la novità porta all'ingegnere Grazia Cosentino, attualmente indipendente nel gruppo misto, ma sempre più vicina al partito, con tanto di tessera. Cirignotta e il capogruppo Biundo non diranno assolutamente no davanti a questo doppio, potenziale, ingresso. Anzi, loro stessi stanno costruendo le condizioni per fare in modo che Forza Italia possa avere in consiglio tre esponenti, in attesa dell'esito del ricorso sul seggio attualmente di Cosentino ma che in primo grado è stato disposto spetti all'avvocato Paolo Cafà di “PeR”. L'ingegnere Cosentino, con in suoi legali, ha proposto appello e la decisione dovrebbe arrivare a inizio del prossimo anno. Un aspetto non secondario: Forza Italia, nel giudizio, sostiene le posizioni dell'ex assessore Gnoffo, che rivendica per sé e per il partito il seggio attualmente di Cosentino. Un potenziale cortocircuito politico che non va trascurato. Il segretario Cirignotta dovrà cercare di dirimere pesanti dubbi interni, alimentati dal voto in aula al bilancio e dal rapporto con ambienti della maggioranza e non solo, che stanno creando un disagio, al momento solo sottotraccia. La segreteria azzurra e la rappresentanza consiliare del partito, ormai è assodato, si rivedono nelle stesse posizioni (nel recente passato c'erano state divergenze pesanti): un'altra parte del gruppo azzurro pare sentirsi quasi non rappresentata dal ritrovato idillio. Il fine anno dell'opposizione di centrodestra traccia una linea politicamente da crisi di coalizione mentre Di Stefano e i suoi, nonostante le difficoltà, portano avanti il programma e sembrano capaci di "leggere" le mosse di chi non si rivede nel governo locale.

In foto il sindaco Di Stefano insieme al forzista Cirignotta e al parlamentare Ars FdI Salvatore Scuvera

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