Inchiesta "Ianus", il traffico di droga con i catanesi e i gelesi: il collaboratore Scordino patteggia

La sua posizione è stata stralciata rispetto a quelle di altri imputati, che rispondono alle contestazioni proprio nel dibattimento

A cura di Rosario Cauchi
10 luglio 2025 19:04
Inchiesta "Ianus", il traffico di droga con i catanesi e i gelesi: il collaboratore Scordino patteggia -
Condividi

Gela.  Le sue dichiarazioni contribuirono a fare luce nei rapporti, per la droga, tra gelesi e catanesi, finiti negli atti dell'inchiesta “Ianus”. Decine di imputati, sia in abbreviato sia nel giudizio ordinario, rispondono alle contestazioni. Per la posizione del collaboratore di giustizia etneo Filippo Scordino, invece, si va al patteggiamento. Questa mattina, il collegio penale del tribunale locale, presieduto dal giudice Roberto Riggio, ha però richiesto una valutazione differente rispetto all'entità della pena da concordare, che per la difesa del collaboratore va posta a dieci mesi. Sia i pm della Dda di Caltanissetta sia la difesa dovranno quindi delineare un'entità diversa della pena da imporre a Scordino, ex affiliato ai Santapaola catanesi e attivo nel traffico di droga. La sua posizione è stata stralciata rispetto a quelle di altri imputati, che rispondono alle contestazioni proprio nel dibattimento. Per l'accusa, la droga in città era controllata dalle famiglie di cosa nostra, con i Rinzivillo e gli Emmanuello. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela