"Dalla rete civica a Macchitella lab, non siamo stati coinvolti", Antonuzzo: "Prevalgono solo numeri consiglio"
La disamina di Antonuzzo, che insieme al resto del gruppo ha sostenuto in prima persona le liste della coalizione di Di Stefano, non può prescindere dalle dinamiche che si sono innestate successivamente
Gela. La rete civica, fuori dai partiti, è un primo traguardo per gruppi provinciali e non solo, compreso quello del sindaco Terenziano Di Stefano, che da almeno un anno stanno dialogando, partendo dai temi e per finire a una strategia territoriale, da proiettare anche su scala regionale. “Spazio civico”, che sarà presentato sabato a Caltanissetta, nasce proprio dai territori e da esperienze come quella di “Una Buona Idea”, che alle amministrative ha tagliato il nastro politico, eleggendo Di Stefano, in una coalizione con diversi colori e sfumature. C'è però chi da quella esperienza pare essere stato messo da parte, in un graduale processo di distanziamento o quasi. “Ne prendiamo atto – dice Emanuele Antonuzzo che da anni insieme al gruppo “Idee e partecipazione” si muove nel contesto civico – purtroppo, notiamo che non arrivano riscontri. Siamo stati tra i primi a partecipare all'agorà dello scorso anno e noi, come gruppo, abbiamo favorito i contatti iniziali nella rete civica, tra “Una Buona Idea” e “Futura”, che a Caltanissetta esprime un consigliere comunale. Abbiamo preso l'iniziativa pure nel caso della visita in città del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, sempre in un percorso di costruzione civica. Però, devo dire che della presentazione di “Spazio civico” ho saputo solo tramite un messaggio di Giovanni Ruvolo, peraltro a titolo personale. Non siamo stati coinvolti neanche quando si è trattato dell'inaugurazione di “Macchitella lab”, nonostante abbia dato un mio contributo nei tavoli precedenti, senza mai chiedere nulla. Non intendiamo bussare alla porta di nessuno. Spero che da "Macchitella lab" possa evlvere un serio progetto universitario. Sicuramente, continueremo a mantenere la nostra identità civica e porteremo avanti le nostre iniziative”. La disamina di Antonuzzo, che insieme al resto del gruppo ha sostenuto in prima persona le liste della coalizione di Di Stefano, non può prescindere dalle dinamiche che si sono innestate successivamente. “Purtroppo, non si può che constatare ciò che si è verificato anche questa volta – continua – la politica sembra sparire al di fuori della rappresentanza consiliare. Sono i gruppi rappresentati in consiglio comunale ad avere l'ultima parola o a fare pressione. Inizialmente, sembrava che il processo partecipativo potesse mutare. C'erano stati incontri aperti a tutti gli alleati. Poi, non sono stati ripetuti. Come gruppo, non abbiamo mai chiesto niente e continueremo ad andare avanti secondo la nostra visione della politica e della città. Per il resto, continua a non cambiare il metodo di fare politica e, temo, neppure quello di fare amministrazione”. “Idee e partecipazione”, nonostante una visione analoga a quella di Lagalla, su alcuni capitoli, non ha aderito a “Grande Sicilia”. “Non ci sono, per ora, le condizioni – conclude Antonuzzo - “Grande Sicilia” non diverge affatto, sul territorio, da ciò che è già l'Mpa. Le interlocuzioni ci sono e ci sono state. Invece, manteniamo i nostri contatti con Maurizio Caserta e con l'area del Pd che sta lavorando a partire dall'esperienza catanese”.
In foto Antonuzzo nel corso di un incontro alla presenza di Lagalla, Ruvolo e Di Stefano
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