Bufera su Cuffaro, gruppo locale Dc attende l'esito della direzione regionale
L'aura politica di Cuffaro, pure in seno alla Dc, pare aver imboccato una repentina curva discendente. In città, il gruppo locale del partito valuterà ciò che potrà emergere dai prossimi sviluppi
Gela. Nessuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda, in attesa dei prossimi sviluppi che toccano direttamente il loro riferimento principale, l'ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, indagato nella vasta indagine su politica e appalti e da qualche giorno dimissionario dalle cariche interne alla Dc. Il gruppo locale del partito, che con Cuffaro ha sempre avuto un canale di dialogo piuttosto solido, non può che aspettare le prossime determinazioni che arriveranno dagli organi della Dc regionale. Il 19 novembre, infatti, è in programma una riunione straordinaria della direzione regionale che dovrà indicare le tappe successive. L'aura politica di Cuffaro, pure in seno alla Dc, pare aver imboccato una repentina curva discendente. Dopo l'interrogatorio preventivo fissato la prossima settimana potrebbe anche finire ai domiciliari, come chiesto dalla procura di Palermo. Sarà il gip a decidere. In questi giorni, si sono moltiplicati gli elementi emersi dall'indagine. L'ex presidente della Regione, già condannato in via definitiva per favoreggiamento aggravato dall'aver agevolato Cosa nostra, avrebbe mantenuto un ampio controllo su nomine e incarichi, nella sanità regionale. La sua, secondo gli inquirenti, sarebbe stata una rete fatta di nomine di favore e di scelte, tutte legate a clientele politiche e non solo. Un quadro che è alla base dell'inchiesta in corso. In città, il gruppo locale del partito valuterà ciò che potrà emergere dai prossimi sviluppi. Da alcuni anni, il partito locale è guidato, in veste di commissario, dall'ex assessore e già consigliere provinciale, Giuseppe Licata. La Dc, nell'ultimo anno, ha ottenuto riscontri elettorali alle amministrative, con due consiglieri comunali, e con un ruolo certamente non secondario nella coalizione di centrodestra che venne sconfitta al ballottaggio dal “modello Gela” del sindaco Terenziano Di Stefano. La bufera giudiziaria che sta travolgendo Cuffaro e altri esponenti a lui vicini sicuramente non può essere trascurata in un partito che è stato rilanciato proprio dall'ex presidente della Regione, che ne era diventato segretario nazionale. “Nel pieno rispetto della magistratura e del principio costituzionale di presunzione di innocenza, la direzione regionale della Dc ribadisce la propria assoluta fiducia nel lavoro degli inquirenti e la propria ferma volontà di collaborare, affinché la verità emerga con chiarezza e senza ombre”, hanno fatto sapere esponenti regionali del partito. “Siamo consapevoli che la fiducia dei cittadini è un bene prezioso e fragile. Per questo, la Democrazia Cristiana lavorerà con determinazione per riaffermare quei valori popolari e cristiani che hanno segnato la nostra storia e che oggi più che mai devono guidare la nostra azione pubblica. La Democrazia Cristiana continuerà a servire la Sicilia con coraggio, rispetto delle istituzioni e spirito di verità”, hanno aggiunto.
In foto Cuffaro durante un incontro pubblico in città
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