"Bilancio verso l'aula per il voto", Di Stefano: "Interventi su collocazione politica non siano pretestuosi"
Dal bilancio e fino alle valutazioni politiche. Sarà un periodo intenso per Di Stefano e per i suoi alleati
Gela. A Palazzo di Città, come abbiamo riferito, si stringe sul bilancio stabilmente riequilibrato, obiettivo essenziale da raggiungere ben prima di fine anno. Il sindaco Terenziano Di Stefano, reduce dalla trasferta istituzionale al ministero proprio sul tema del dissesto e dello strumento finanziario, ha svolto ulteriori approfondimenti a seguito di quanto fatto dai revisori che, in Comune, negli scorsi giorni hanno analizzato atti e chiesto integrazioni, che gli uffici dovrebbero rilasciare nell'arco di una settimana. E' tutto materiale che servirà per il parere al bilancio stabilmente riequilibrato, prima tappa imprescindibile nel percorso di uscita dal dissesto. Di Stefano sembra piuttosto fiducioso circa il parere, sulla scorta di un lavoro condotto per mesi, anche insieme al collegio dei revisori. Come abbiamo riportato, incontrerà i consiglieri di maggioranza, “pure per definire una data di convocazione della seduta per il bilancio”. Sembra che i tre professionisti del collegio dei revisori vogliano essere presenti durante i lavori d'aula. Come è ormai noto, il sindaco ha voluto dare la massima priorità a scadenze fondamentali, come quella finanziaria. Gli aspetti meramente politici, seppur non del tutto messi dietro alle quinte, non hanno certamente la ribalta. Di Stefano, all'indomani della trasferta istituzionale, non cambia rotta. “Verifica politica? Per quanto mi riguarda, si faranno valutazioni solo dopo l'approvazione del bilancio”, ribadisce. Nel fine settimana, i civici che si rifanno a lui e altri movimenti territoriali, fuori dai partiti, presenteranno ufficialmente “Spazio civico”, la rete che punta a strutturarsi in provincia e in altre aree dell'isola. Durante la sua breve assenza, per gli impegni romani, al sindaco non sono sfuggite le dinamiche innestate in consiglio comunale. Maggioranza e opposizione hanno alimentato polemiche a distanza, circa l'assenza, in aula consiliare, dei gruppi che non si rivedono nell'amministrazione. All'interno dell'alleanza di governo, l'Mpa ha in parte preso una posizione non “ortodossa”, confermando l'appartenenza al centrodestra e parlando di “gioco delle parti”, quanto alle assenze dell'opposizione. “E' una cosa che dirò anche durante la riunione di giovedì, in presenza dei consiglieri – spiega il sindaco – ci sta che possa esserci la volontà di ribadire la propria appartenenza a un'area politica. Però, la posizione espressa va sviluppata a trecentosessanta gradi. L'opposizione ha lasciato l'aula per contestare il ritiro tecnico dell'atto sulla scuola “Solito”. Si è trattato di un ritiro dovuto a un provvedimento della Regione, che gli uffici comunali hanno ricevuto. Era d'obbligo procedere con il ritiro tecnico, per variazioni decise dalla Regione. E' stato tutelato tutto il consiglio comunale. Anche questo andava spiegato, secondo me, quando si sviluppano interventi sulla collocazione politica, altrimenti è pretestuoso. L'opposizione è uscita dall'aula utilizzando argomenti strumentali”. Quello dell'Mpa è un tassello che per diversi alleati del primo cittadino andrà valutato con attenzione, avendo riguardo agli equilibri dell'alleanza. Tra Di Stefano e gli autonomisti, fino a oggi, i rapporti politici e amministrativi sono stati mantenuti nel rispetto dell'accordo dello scorso anno, seppur ci siano stati momenti di incomprensione, poi gradualmente rientrati.
In foto il sindaco Terenziano Di Stefano
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