Gela. Quel parto e i presunti errori nelle manovre causarono danni sia alla madre che al nascituro. Dopo un lungo procedimento civile, conclusosi ancora solo in primo grado, i giudici hanno riconosciuto un risarcimento da oltre 260 mila euro.
I danni subiti e le manovre errate. La famiglia che scelse di agire in giudizio contro gli allora vertici dell’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele, per il tramite del proprio legale, ne chiedeva quasi 700 mila. Stando alla linea portata avanti dai legali della donna e dei suoi familiari, i medici intervenuti avrebbero effettuato manovre errate. Accuse contestate dai vertici del nosocomio di Caposoprano.
Nonostante ciò, il giudice ha riconosciuto la sussistenza di danni, dando il via libera al risarcimento, seppur ridotto rispetto alle richieste originarie. Adesso, i legali della struttura ospedaliera hanno scelto d’impugnare quella decisione e la richiesta dell’immediato versamento della somma. Non a caso, si provvederà anche a nominare un nuovo consulente di parte che dovrebbe valutare l’intero caso.
