Gela. I sindacati ribadiscono la totale contrarietà ai licenziamenti, messi sul tavolo dai manager di Tekra, l’azienda che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Tutto ruota intorno al capitolato di appalto originario, che prevede un costo complessivo del servizio di circa sette milioni di euro all’anno. Il piano economico finanziario, per l’ennesima volta, non è stato votato dal consiglio comunale. Questa mattina, all’ufficio provinciale del lavoro, il vicesindaco Simone Siciliano ha deciso di rifarsi al capitolato originario, nonostante i servizi aggiuntivi negli ultimi anni abbiamo fatto lievitare a dieci milioni il costo complessivo. Così, l’amministrazione ha chiesto che non si sfori il costo di 1.887.684,42 euro, previsto per la manodopera. Il Comune sta effettuando una verifica sul costo residuo previsto nel capitolato per la rimozione dei cumuli, pari a 136 mila euro l’anno, a fronte di una necessità di circa 110 mila euro al mese, per la rimozione ordinaria dei cumuli, che sono sempre più numerosi. Senza servizi aggiuntivi e con un credito da dieci milioni di euro che Tekra vanta nei confronti del Comune, tutto diventa difficile.
I vertici Tekra hanno deciso trasferimenti di personale, attualmente in esubero, nel cantiere di Piazza Armerina. I sindacati, però, ritengono che in città non si possa assicurare un adeguato servizio, neanche con 116 lavoratori. Insomma, ballano numeri e cifre. Il municipio ha risorse ridottissime per cercare di arginare il fenomeno dei cumuli e con la nuova gara il personale da garantire è previsto intorno alle 125 unità. A questo punto, la trattativa si sposta in sede aziendale. Un primo incontro è fissato per il 16 aprile. Ignazio Giudice e Giovanna Caruso (Cgil), Mario Stagno e Mirko Voddo (Cisl), Filippo Manuella e Nicola Calabrese (Uil), anche a chiusura di riunione, hanno respinto qualsiasi ipotesi di licenziamento. La vicenda rifiuti è in bilico, su una fune fatta di pochissimi soldi a disposizione e servizi aggiuntivi che non ci sono più.
li vogliamo rimettere i cassonetti dove stavano prima e fare la differenziata nei cassonetti gia’ predisposti o dobbiamo continuare a vedere sacchetti di immondizia ovunque??!?!
A parere di molti cittadini 5 anni fa la citta’ era piu’ pulita di adesso!!!
Rimettete i cassonetti e si fa la differenziata lasciando i sacchietti dentro ai cassonetti non a terra!!!
Ma chi gestisce ci arriva a capirlo che ci vogliono i cassonetti o no?!
Sembriamo guidati da un branco di pecore senza cervello!
I CITTADINI RIVOGLIONO I CASSONETTI E SI FA LA DIFFERENZIATA LO STESSO SENZA QUESTO SCHIFO DAVANTI A TUTTE LE CASE!
Più che un branco di pecore siamo guidati da un branco di lupi e serpenti. Chi ha orecchie oda.
Intanto la città pullula di topi blatte moscerini mosche … poi ci si chiede perché gela si sta svuotando! Ma le tasse le paghiamo vero? Da giovedì santo che sotto casa mia si accumulano rifiuti… voi litigate che noi nel frattempo prendiamo malattie … come se non bastassero quelle che già ci sono. Grazie politici gelesi.
Bisognerebbe differenziare i rifiuti con i rulli. Il personale al fianco dei rulli, ed ognuno di loro dovrebbe mettere il rifiuto differenziato all’interno del proprio cassonetto. ( Porta a porta solo per l’organico, con un numero di personale a misura della necessità, mentre l’altro personale tutti a differenziare con i rulli, in un posto messo a disposizione dal comune di Gela.) ( Successo immediato del raggiungimento dell”80 per cento della differenziata, nell’arco di una settimana.)