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Il caos rifiuti non è finito...gli hashtag non bastano: il servizio "drogato" in mano a pochi

Gela. Nonostante l’avvio delle attività di rimozione straordinaria dei cumuli, in molti quartieri l’inferno dei rifiuti è ancora sotto le abitazioni dei residenti (come dimostrano le foto che pubblich...

A cura di Rosario Cauchi
29 aprile 2018 18:39
Il caos rifiuti non è finito...gli hashtag non bastano: il servizio "drogato" in mano a pochi -
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Gela. Nonostante l’avvio delle attività di rimozione straordinaria dei cumuli, in molti quartieri l’inferno dei rifiuti è ancora sotto le abitazioni dei residenti (come dimostrano le foto che pubblichiamo). Scavone, via Venezia, le aree limitrofe al centro storico e tante zone rurali e balneari. Sono solo alcuni dei punti deboli di una strategia che mostra limiti ovunque. Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, che ai tempi della campagna elettorale (quando erano grillini) avevano lanciato la crociata proprio contro i servizi aggiuntivi e la Tekra, non hanno fatto altro che proseguire lungo la scia della precedente gestione amministrativa. Quindi, servizi aggiuntivi a gogo e debiti fuori bilancio che toccano quota dodici milioni di euro, con i manager di Tekra che aspettano di incassare. Le attività extra contratto hanno drogato un servizio che, da quando è partito, non ha mai veramente coinvolto l’intera cittadinanza. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con il taglio e senza riassetto quotidiano, sono spuntati cumuli ovunque. Vere e proprie barriere di rifiuti, che non si eliminano con gli hashtag, gli spot patinati o gli avvertimenti da sceriffo di provincia. L’intero servizio, da anni ormai, fa acqua. In municipio, però, la gestione continua ad essere in mano a pochi. Nessun tentativo di voltare pagina, anzi. Messinese e Siciliano si sono affidati agli stessi volti, agli stessi nomi e alle stesse aziende.

rifiuti-via-Venezia-300x177.jpgUn enorme distesa di rifiuti in via Venezia

Due aziende per lo stesso servizio. Adesso, è spuntata pura la trattativa privata d’urgenza, che ha consentito di affidare il servizio straordinario (quello per la rimozione dei cumuli) alla Licata Clean Service, per poco più di 62 mila euro. In città, adesso, i rifiuti li raccolgono addirittura due diverse aziende, la stessa Licata Clean Service e ovviamente Tekra, che invece continua a gestire in proroga il servizio “ordinario” di raccolta e smaltimento, secondo le fasce della raccolta differenziata. La stessa raccolta differenziata che, al di là di dati, cifre, slide e premi che lasciano il tempo che trovano, ancora pochi hanno veramente assimilato. E’ mancato il coinvolgimento di tanti quartieri che, adesso come in passato, rimangono terra di nessuno. Gli hashtag, gli spot patinati e gli sceriffi di provincia servono a ben poco, mentre la notte i roghi si mangiano tutto.

rifiuti-Scavone-1-300x182.jpgL’emergenza non è finita

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