Gela. La prescrizione chiude l’intera vicenda giudiziaria.
Le verifiche fiscali. La Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento senza rinvio della precedente condanna imposta all’imprenditore Fabio Fasulo. Era accusato di aver evaso imposte per almeno ottocentomila euro. Le verifiche vennero condotte sui conti di una delle società, almeno formalmente amministrate da Fasulo, negli scorsi anni al centro di diverse indagini giudiziarie. Dopo le condanne ad un anno e sei mesi di reclusione, decise sia dai giudici del tribunale locale sia da quelli della Corte d’appello di Caltanissetta, il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, si è rivolto ai magistrati romani. Proprio la difesa ha subito sollevato l’eccezione dell’intervenuta prescrizione e la Cassazione ha deciso per l’annullamento che chiude almeno questo capitolo scaturito dalla vasta attività investigativa svolta sulle società amministrate dall’imprenditore.