Gli immobili del Comune ai privati, spuntano i primi casi anomali: “Le verifiche stanno proseguendo”

 
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Gela. Per mesi, si è battuto sul tasto, spesso assai bollente anche a livello politico, degli immobili comunali dati in gestione a privati o ad associazioni. Il censimento avviato. Adesso, pur mancando dati definitivi, i tecnici di Palazzo di Città iniziano a individuare diverse lacune. Mentre buona parte delle associazioni contattate ha risposto alle richieste giunte dal settore urbanistica del municipio, in altri casi è emersa l’assoluta assenza di autorizzazioni. Insomma, gli immobili di proprietà comunale sarebbero stati utilizzati senza averne, almeno sulla carta, alcuna legittimazione.

Le verifiche proseguono. “I controlli stanno proseguendo – spiega il dirigente del settore Emanuele Tuccio – dopo le nostre richieste, associazioni e privati continuano a rispondere e a farci pervenire tutta la documentazione. Ci sono situazioni, però, che devono essere approfondite. In alcuni casi, mancherebbero proprio gli atti autorizzativi”. Nessuno si sbilancia, almeno per il momento, ma non tutto sembra tornare per il verso giusto. Negli scorsi mesi, inoltre, davanti alla difficoltà di censire gli immobili comunali affidati a terzi, la giunta scelse di nominare un esperto esterno con il compito di valutare l’intero stato dell’arte: quanti sono, chi le gestisce e quanto incassa l’ente con gli affitti? 

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