Giunta allargata, “riprenderemo disegno di legge a settembre”: in municipio confronto anche politico

 
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Di Stefano insieme a consiglieri e assessori

Gela. La visita a Palazzo di Città del parlamentare Ars Nuccio Di Paola, chiaramente, non poteva che avere pure qualche risvolto politico. Ci sono sempre interlocuzioni attive con il sindaco Di Stefano, con la sua giunta e con gli alleati. In consiglio, l’asse è delineato insieme ai dem e ai civici di “Una Buona Idea”. Lo schema non varia e le somme che arriveranno dalle variazioni approvate all’Ars, su iniziativa M5s, si legano alla piena collaborazione in essere. Fin dall’inizio dell’esperienza a Palazzo di Città, il sindaco Di Stefano ha pianificato l’eventualità di una giunta più ampia, con due posti in più. Una mossa che però dovrebbe passare dall’approvazione all’Ars. “Il disegno di legge, purtroppo, è fermo da tempo – ha precisato Di Paola – ma a settembre riproporremo l’iniziativa. Lo stesso vale per il cosiddetto consigliere supplente. Prenderebbe il posto di un consigliere eletto, nominato in giunta, che avrebbe comunque la possibilità di ritornare in consiglio, a conclusione dell’esperienza da assessore”. Un allargamento numerico della giunta, a costi però invariati, potrebbe assicurare maggiore libertà di manovra al sindaco nel rapportarsi con gli alleati, ad iniziare dal Pd che qualche spazio amministrativo in pù lo avrà, seppur non nell’immediato.

I democratici, del resto, non hanno intenzione di pressare eccessivamente e si sono calati nel progetto politico guidato da Di Stefano. I dirigenti del Pd, in consiglio comunale con sei rappresentanti, sanno che ci sono patti non scritti da rispettare. I contatti tra il sindaco e i vertici dem non mancano. Questa mattina, in municipio si è visto il componente della direzione nazionale Peppe Di Cristina. All’incontro con Di Paola, insieme agli altri assessori, non ha voluto mancare neppure l’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio (attuale commissario cittadino del Partito democratico), che in giunta ha deleghe importanti. Stando a quanto riferito nel corso dell’incontro ufficiale, la scadenza per le elezioni provinciali, di secondo livello, potrebbe cadere nel periodo tra novembre e dicembre, “con la disciplina dellla legge Delrio”. In ambito palermitano, infine, si discute di iniziative per la modifica della legge elettorale per le regionali. Un passaggio che andrebbe ad incidere anzitutto sui collegi e nel dialogo di oggi qualche osservazione in tal senso è arrivata dall’assessore Filippo Franzone, che teme un ridimensionamento ulteriore dell’ambito locale.

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