Gela. Proseguono le indagini condotte dai carabinieri e dai pm della procura che stanno valutando diversi aspetti gestionali dell’Ipab “Aldisio”, la struttura che da diversi mesi è quasi del tutto gestita dalla società privata “La Fenice”. Lo scorso mese, c’era stata un’ispezione, condotta insieme a personale Asp. Erano state accertate irregolarità anche in materia di sicurezza e agibilità dell’immobile. Il centro che ospita anziani è comunque sotto stretta osservazione, soprattutto dopo il passaggio di mano ai privati. La Regione ha nominato un commissario che a gennaio ha approvato i bilanci, dopo l’iniziale bocciature. Ha anche dato mandato ad un legale che deve verificare la legittimità dell’affitto dei locali e della gestione dei servizi, assegnati alla società. Pare ci siano già diversi indagati e i militari da alcuni giorni avrebbero notificato i dovuti avvisi di garanzia. Non si trascurerebbe neanche la fase precedente all’intesa tra l’amministratore dell’Ipab, per anni guidata da don Giovanni Tandurella, e il nuovo corso.
Le indagini sono in corso e ulteriori sviluppi potrebbero arrivare nelle prossime settimane. Il futuro dell’Ipab di Caposoprano è anche al centro di molte attenzioni politiche e della stessa amministrazione comunale, che si è schierata a tutela di una gestione pubblica e non privata.
