Gela. Oggi, almeno secondo il programma stilato dai funzionari della Centrale unica di committenza “Tirreno ecosviluppo 2000”, doveva iniziare la fase di apertura delle buste con le offerte per l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Circa tredici milioni di euro per un anno. Alla gara “ponte”, però, pare non sia interessato nessuno. “Ci è stato comunicato che non sono pervenute offerte – dice il presidente della Srr4 Salvatore Chiantia – ora, vogliamo capire per quale ragione non ci siano aziende interessate. Convocherò da subito un’assemblea della Srr4 e se ci saranno le condizioni metteremo nuovamente a gara lo stesso bando. La pubblicità è stata garantita al massimo, anche attraverso gli albi pretori ufficiali”. Da anni, il servizio nei comuni, prima coperti dall’Ato Cl2 e adesso dalla Srr4, viene gestito in proroga dalla campana Tekra. Ci sono voluti diversi mesi prima di arrivare alla pubblicazione del bando per una gara breve da un anno, una sorta di anticamera di quella pluriennale, per la quale i tempi sono decisamente maggiori (con cifre che toccano quote superiori ai duecento milioni di euro).
Senza offerte e senza aggiudicazione, dovrebbe proseguire l’attività di Tekra, anche in città (almeno in questa fase). Da diversi mesi, l’appalto rifiuti è diventato oggetto di valutazione da parte della magistratura. I pm della procura hanno appena chiuso una vasta indagine che coinvolge ex sindaci, amministratori, manager Ato e dirigenti comunali.
Tanto rumore per nulla! Da anni viene criticata la proroga alla tekra del servizio. Dopo diversi mesi per prepara il bando per fare una gara per solo un anno il risultato è che la gara è andata deserta. Mi chiedo ha chi giova questo modo di procedere? Quanto è costato questo nulla? Perché invece anziché perdere tempo prezioso per la gara definitiva si continua a babbiare?
Qualcuno evidentemente ama tanto la Tekra.. E voglio dire la magistratura è stata chiara.