Gela. A campionato fermo si possono fare bilanci e riflessioni. Ed il bilancio, per il calcio gelese non può che essere positivo. Certo, siamo lontani dal calcio che conta ma il fermento dell’ultima stagione lascia qualche speranza di rinascita. Gela pallonara galleggia nel dilettantismo puro, quasi amatoriale ed il pubblico sin qui appare solo curioso e distratto. A parte i fedelissimi, che seguono i colori biancazzurri e gialloneri in qualsiasi categoria, il resto è alla finestra.
La stagione agonistica si è conclusa con la promozione del Gela Calcio di Maurizio Nassi in Prima categoria, della SSD Gela di Mirko Fausciana in Promozione e del Gela FC di Francesco Evola in semifinale play off.
Partiamo dal club di Scerra.
I gialloneri hanno chiuso con una sfortunata semifinale a Mazzarrone, dopo aver eliminato il Licodia Eubea. Annata che rimane positiva, considerato che l’organico era molto giovane e che porti era la prima esperienza a certi livelli.
Il futuro sorride ai colori gialloneri. Ci sono concrete speranze che il club possa essere ammesso in Eccellenza. Come ogni estate il valzer delle iscrizioni, fusioni, cancellazioni, cambio e scambio di titoli terrà banco e la lega dilettanti Sicilia è apparsa totalmente inadeguata. Consentire a club di iscriversi per poi schierare 7 calciatori in realtà tifosi, o rinunciare neanche al giro di boa è frutto di poca attenzione. Perché anche le pietre sapevano che alcune società erano scatole vuote mentre alle solide dirigenze di Gela hanno negato salti di categoria d’ufficio appellandosi a rigide norme federali.
Il Gela FC può contare su un buon settore giovanile ed una finale di girone play off. Tutto dipenderà da quanti posti si libereranno.
L’altro Gela, quello cui sono legati i tifosi della Boscaglia, che poggia su una dirigenza strutturata capeggiata da Maurizio Melfa ed Emanuele Alabiso, vuole essere protagonista in Promozione.
Ed a proposito di Promozione, potrebbe ripetersi quanto accaduto nel 2015, quando Gela si ritrovò con tre squadre nello stesso girone. Rumors insistenti danno per certo l’acquisizione del titolo dell’Atletico Nissa al Gela del presidente Cristian Paradiso, neo promosso in Prima.
A Caltanissetta, dopo le dimissioni di Arialdo Giammusso, hanno già deciso di unire le due realtà, Nissa e Atletico Nissa.
A Gela sembra invece una mission impossible.
Da noi sollecitati più volte, i rappresentanti dei due club non sono apparsi convinti ed hanno posto veti obiettivamente non insormontabili. I tempi insomma non sono maturi e rischiamo un’altra stagione con tre club con il nome simile ma con un frazionamento che ai più appare incomprensibile, aggiungiamo in un contesto storico ed economico che a nostro avviso non può permettersi uno spreco di risorse.
Conoscendo il passato calcistico locale credo che uno dei problemi sarebbe il colore della nuova maglia, ricordate Terranova – Juventina? Anche se il Gela Fc non ha una lunga tradizione , ma credo che il problema principale sia la mancanza in noi Gelesi di fare sistema