Fondi nei Comuni di centrodestra, Fasciana: "Finanziaria nazionale su base clientelare"

Niente misure per il territorio ma fondi, consistenti, in altre aree, dove si fanno sentire i riferimenti politici di centrodestra

29 dicembre 2025 15:38
Fondi nei Comuni di centrodestra, Fasciana: "Finanziaria nazionale su base clientelare" - Il consigliere Fasciana insieme al vicecapogruppo Antonio Cuvato
Il consigliere Fasciana insieme al vicecapogruppo Antonio Cuvato
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Gela. La finanziaria nazionale, quasi sulla falsariga di quella regionale, scarta la città, del tutto. Niente misure per il territorio ma fondi, consistenti, in altre aree, dove si fanno sentire i riferimenti politici di centrodestra. Il consigliere comunale del Pd Maria Grazia Fasciana sottolinea come il partito locale non accetti per nulla questo andazzo. "Esprimo profonda indignazione personale, ma anche a m nome del Pd locale, per la totale esclusione di Gela dai micro-fondi della finanziaria nazionale. Mentre diversi Comuni siciliani hanno beneficiato di contributi da 100 a 500 mila euro, la città non compare negli elenchi dei finanziamenti, nonostante il suo peso demografico e le criticità storiche richiederebbero interventi continui. I fondi, assegnati tramite ordini del giorno parlamentari, hanno premiato soprattutto territori politicamente più rappresentati a Roma, con Messina e Catania in testa. Una distribuzione che appare legata più ai rapporti di forza politici che ai reali bisogni dei territori, una sorta di distribuzione clientelare di risorse, collegata all’influenza politica dei parlamentari della maggioranza di governo, una riproposizione del “santo in Paradiso” che ha visto Gela sprovvista. Gela, primo centro della provincia di Caltanissetta, resta così ai margini anche di queste risorse minori, spesso utilizzate per progetti di pianificazione strategica, cultura, sport o riqualificazione urbana. Ambiti nei quali la città avrebbe potuto beneficiare di interventi utili e immediati. La distribuzione ha creato una discutibile geografia dei favori, tra territori e soggetti più vicini ai parlamentari della maggioranza, in particolare di Fratelli d’Italia, che hanno ottenuto la quota maggiore", spiega il consigliere. Una distruzione iniqua e penalizzante, secondo l'esponente dem che apre una questione politica. "La distribuzione delle risorse pubbliche dovrebbe rispondere a criteri di equità e di reale bisogno e non a logiche di appartenenza o di convenienza politica. Il governo, in quanto garante dell’interesse generale, è chiamato ad amministrare in modo imparziale, assicurando pari dignità a tutti i comuni, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni locali. Ogni deviazione da questo principio rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e accentuare le disuguaglianze tra i territori. Il Pd locale ha interessato gli onorevoli Provenzano e Barbagallo, per far sì che Gela non  venga esclusa pure dai fondi del decreto Milleproroghe", conclude.

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