Gela. Un isolamento quasi totale della città, almeno fino al termine dell’emergenza. Dopo i casi di positività registrati nei Comuni limitrofi, la richiesta si fa ancora più pressante. “So che ci sono stati contatti tra il sindaco Lucio Greco e il primo cittadino di Riesi – dice il consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Cascino – in questa fase, sarebbe essenziale ridurre al minimo gli spostamenti di chi arriva da zone di contagio e dai Comuni più vicini”. Una richiesta analoga la fa anche uno dei dirigenti del Pd locale. L’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, si rivolge direttamente a Greco. “Il sindaco sta facendo un ottimo lavoro – spiega – ma bisogna fare ancora di più. I controlli vanno rafforzati anche per chi raggiunge la città, provenendo dai Comuni vicini. Dobbiamo ridurre al minimo qualsiasi rischio”. Fava tocca un’altra vicenda che fa molto preoccupare in queste ultime ore, ovvero il rientro dal nord Italia di tanti trasfertisti. “Questi rientri rischiano di far diventare inutili tutti gli sforzi fino ad ora fatti per bloccare la diffusione del contagio – aggiunge – devono autodenunciarsi e andare subito in isolamento. C’è chi ha una seconda casa e potrebbe sfruttarla, senza avere contatti neanche con i familiari. Coloro che questa possibilità non ce l’hanno, vanno collocati in una struttura a ciò dedicata. L’amministrazione comunale potrebbe individuarla e allestirla per questa emergenza. Se avessero nuovamente contatti, allora tutto sarebbe inutile”.
Dello stesso avviso il consigliere Cascino. “Serve responsabilità, civile e morale – conclude – in ballo, c’è il futuro dei nostri figli. La Regione sta provvedendo a bloccare l’eventuale nuovo flusso. Chi ritorna in città deve mettersi in quarantena, senza avere contatti. Il sistema, per ora, sta rispondendo bene, ma non possiamo permetterci errori, altrimenti le conseguenze potrebbero essere imprevedibili”.
