Gela. Che fine ha fatto il Piano regolatore generale? Dopo l’ufficializzazione della proroga per altri dodici mesi delle misure di salvaguardia, l’iter burocratico tra gli uffici palermitani della regione sembra essersi nuovamente appesantito.
Il prg, quindi, continua a farsi “desiderare” nonostante le richieste che arrivano da tanti cittadini interessati, dopo decenni di attesa, ad avere certezze circa immobili e progetti edilizi ancora da realizzare. “Durante questo periodo feriale – spiega il sindaco Angelo Fasulo – è molto difficile ottenere informazioni dagli uffici regionali. Sicuramente, nei prossimi giorni mi recherò di persona a Palermo per meglio comprendere lo stato dell’arte”.
Il piano regolatore, quindi, rischia di farsi attendere ancora a lungo? “Dalle informazioni che arrivano – dice il presidente della commissione comunale urbanistica Antonino Biundo – sembrerebbe esserci un problema amministrativo legato ad una pubblicazione mancante. Purtroppo, come organismo dell’ente non riceviamo informazioni aggiornate in materia”. Nelle scorse settimane, l’assessore all’urbanistica Fortunato Ferracane era stato piuttosto esplicito. “Sull’approvazione preferisco non fare previsioni – specificava – ho chiesto ai funzionari del comune di attivarsi e non commettere errori. Ulteriori ritardi, eventualmente, dovranno dipendere solo dalla regione. Facciamo a meno anche della corrispondenza postale, consegniamo ogni documentazione brevi manu, recandoci direttamente a Palermo. Siamo fiduciosi che il prg approdi entro un mese al Consiglio regionale urbanistica”. Stando alle ultime notizie relative al percorso intrapreso dal piano regolatore, al centro delle analisi dei tecnici palermitani ci sarebbe ancora la valutazione ambientale strategica.