Doveva risarcire le vittime dei furti al porto rifugio…nessuno si è fatto vivo e un giovane ha rischiato di finire in carcere

 
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Gela. Era finito a processo a seguito di una vasta indagine

su una lunga scia di furti al porto rifugio.

I furti al porto. Dopo aver patteggiato la condanna, però, un giovane ha rischiato di vedersi revocare la sospensione condizionale della pena, che avrebbe significato il carcere. Difeso dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, si era impegnato a risarcire le vittime dei furti. Dopo mesi di tentativi, però, nessuno si è fatto vivo e, così, non è stato possibile risarcire i danni causati.

Una questione che è stata sollevata in giudizio dal legale, nel corso dell’incidente d’esecuzione. Alla fine, il giudice ha accolto le richieste, escludendo la revoca della sospensione condizionale. Quindi, niente carcere nonostante l’impossibilità di risarcire le vittime dei furti.

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