Crocetta contro Di Blasi al comizio, non fu diffamazione: impugnato il verdetto

 
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La contestazione a Crocetta in piazza Umberto I

Gela. Era accusato di aver diffamato l’ambientalista Saverio Di Blasi nel corso di un comizio elettorale, tenutosi prima delle amministrative di quattro anni fa. Lo scorso ottobre l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta è stato assolto dalle contestazioni che gli venivano mosse. Un verdetto pronunciato dal giudice del tribunale Marica Marino, su richiesta del pubblico ministero. Di Blasi, che era parte civile nel procedimento, ha impugnato la sentenza e si rivolgerà ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. L’ha fatto per il tramite del suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì. Proprio la parte civile, nel corso del giudizio abbreviato di primo grado, ha invece sostenuto che Crocetta avrebbe accusato Di Blasi di avere amicizie “pericolose”, con soggetti ritenuti vicini alla criminalità locale. Per questo motivo non è stata condivisa la decisione di assolvere l’ex sindaco. Il ricorso è stato presentato nella prospettiva di ottenere un nuovo giudizio perlomeno sulle statuizioni civilistiche. Crocetta in aula ha però parlato di “critiche politiche” e ha escluso di aver collegato Di Blasi a frequentazioni pericolose.

In piazza Umberto I a sostegno dell’allora candidato a sindaco Angelo Fasulo, venne contestato e rispose rivolgendosi al gruppo di ambientalisti presenti, a cominciare da Di Blasi. “La sera vanno in giro con i Di Giacomo e Mirco Turco e di giorno fanno gli ambientalisti a convenienza. Vero Di Blasi? Un gruppo di scampanati senza idee. Non possono andare nemmeno a Settefarine, altro che Ponte Olivo. Saverio ti ricordi quando andavi con le telecamere all’Anic e hai fatto chiudere lo stabilimento. La colpa di chi è? Sono ambientalisti che lavorano con le imprese che gestiscono gli affari ambientali. Caro Nele Amato (altro ambientalista) quando hai preso la consulenza con me ero bravo. Appena è finita, Crocetta è diventato cattivo”. In base al verdetto di primo grado, però, queste esternazioni non avrebbero avuto contenuto diffamatorio.

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