Gela. Era tra i più attesi alle amministrative, anche per il ruolo di presidente del civico consesso che ha ricoperto durante la consiliatura chiusasi prima delle urne di giugno. Salvatore Sammito è rimasto fuori dall’assemblea cittadina, seppur per una manciata di voti. Ha scelto di stare nell’alleanza che non si riconosceva nei partiti ufficiali di centrodestra, appoggiando al primo turno l’altro consigliere uscente Salvatore Scerra. Al ballottaggio, invece, si è schierato pubblicamente con il sindaco Di Stefano. Nel post-elezioni esclude particolari capovolgimenti di fronte. “Mi sono sempre riconosciuto nel centrodestra e anche qualora dovessi guardarmi intorno lo farei sempre in quest’area politica – spiega – sicuramente, alla mia età e con l’esperienza istituzionale accumulata, non me la sento di sostenere ideali nei quali non mi riconosco. Sarebbe impensabile avvicinarsi al Pd o al Movimento cinquestelle, con tutto il rispetto per il risultato che hanno conseguito. Il mio rapporto con Forza Italia si è in parte interrotto all’indomani delle regionali. In realtà, questo vale per il deputato locale. Non ho mai interrotto i rapporti invece con esponenti regionali e nazionali, in primis il parlamentare europeo Marco Falcone. Con lui continuiamo a sentirci. Lo vedrò in questi giorni ed è sempre pronto a confrontarsi. Cosa invece che non ha fatto il parlamentare del territorio che ha preso i miei voti e poi non si è più visto”. Sammito fa intendere che continua a riconoscersi in un gruppo di Forza Italia più vicino a Falcone piuttosto che al parlamentare regionale Michele Mancuso.
Il supporto a Di Stefano al ballottaggio lo spiega senza troppe remore. “Ho continuato la mia protesta rispetto al modus operandi utilizzato dal centrodestra – dice inoltre – non mi sono rivisto in quella coalizione al primo turno e l’ho ribadito al ballottaggio appoggiando Di Stefano. Spero che il centrodestra possa imparare dall’ennesimo errore. E’ inutile scaricarsi la colpa a vicenda. C’è adesso un deputato regionale della città che potrà fare da collante. Io ringrazio tutti gli elettori che pure questa volta mi hanno scelto. I rapporti con il sindaco? Sono buoni, non è un mistero. Di Stefano è stato il mio vicesindaco durante la sindacatura Greco. Abbiamo legami familiari. Se mi dovesse contattare per chiedermi un consiglio o per dare un contributo alla città, in qualsiasi modo, non mi tirerei indietro. La politica per la città si può fare fuori dal municipio e io continuerò ad esserci per i cittadini”. Nessuna dipartita politica, quindi, per l’ex presidente del consiglio comunale. “Ci saranno prossime scadenze elettorali – conclude – bisognerà capire se le provinciali si terranno e come verranno condotte. Faremo le nostre valutazioni su eventuali candidature o su appoggi da dare”.
C’è molta confusione dell’ ex presidente dell’assise comunale, dice che mai con il PD o M5S e comunque se glielo chiede il sindaco lui non si tira indietro.
SARÀ ASSESSORE A PRESTO altro che vicino al CDX , sarà in Giunta assieme al PD e 5 stelle.