Torino. L’accusa rimane invariata. Il gelese cinquantottenne Crocifisso Pingo dovrà rispondere del tentato omicidio dell’ex compagna, lo scorso marzo aggredita a coltellate. A fine settembre, dovrà presentarsi davanti al gup del tribunale di Torino. L’ex titolare di un’impresa edile è attualmente detenuto. Per anni ha convissuto con la donna, poi diventata vittima della terribile violenza. Dalla loro relazione, poi interrotta, sono nati due figli. L’ex compagna ha scelto di rifarsi una vita. Decisione che ha reso ancora più tesi i loro rapporti. Pingo l’ha aggredita con un coltello da cucina, all’interno dell’abitazione di famiglia, a Torino. Si era allontanato dal capoluogo piemontese solo per qualche tempo. Al suo ritorno, ha tentato di riallacciare il rapporto con l’ex. All’ennesimo rifiuto, Pingo si è scagliato contro la donna, causandole gravi ferite. E’ stato lui stesso a contattare i carabinieri e ad attenderli, ancora sporco di sangue, davanti all’abitazione. Pare che già in passato fossero arrivate segnalazioni alle forze dell’ordine su altri episodi di violenza.
Difeso dall’avvocato Tiziana Porcu, dovrà rispondere alle pesanti contestazioni davanti al giudice dell’udienza preliminare. Il legale avrebbe optato per il rito abbreviato, che in caso di condanna garantirà all’imputato una pena meno pesante.
