Gela. Otto mesi di reclusione ciascuno. E’ stata confermata, infatti, la condanna nei confronti di due minorenni, coinvolti nel blitz antidroga “Baracche”. L’indagine antidroga. Il verdetto è stato ribadito dai giudici della Corte di appello di Caltanissetta dopo la precedente sentenza arrivata dal gup del tribunale dei minori nisseno. Adesso, il caso arriva in Cassazione. E’ già stato presentato il ricorso da uno dei difensori, l’avvocato Giovanni Cannizzaro. I due giovanissimi furono coinvolti nell’inchiesta insieme ad altri presunti complici, tutti maggiorenni. La droga veniva piazzata ai clienti tra le via del quartiere Baracche. I poliziotti del commissariato avviarono una lunga attività di monitoraggio, fatta di appostamenti e riprese video. Le richieste maggiori erano per la cocaina e l’hashish. In primo grado, il pubblico ministero chiese condanne ancor più pesanti, tre anni e otto mesi per S.M e due anni e dieci mesi per S.C. La difesa, però, riuscì a sottolineare il ruolo marginale ricoperto dai due pusher nel gruppo scoperto a conclusione del blitz. Tra i legali che hanno rappresentato i due imputati, anche l’avvocato Giovanna Cassarà.