Gela. Niente scossoni interni e, anche questa volta, il gruppo dirigente locale del Pd salva quello che si poteva salvare, stringendo tra le mani le chiavi del partito. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina e i suoi hanno scelto Grazia Robilatte per la giunta del sindaco Lucio Greco. Era uno dei nomi più quotati, sponsorizzato proprio dai dirigenti, che sono riusciti a farlo passare. In realtà, i dem locali questa volta si sono chiusi a riccio. Al termine della direzione cittadina, bocche cucite e Di Cristina ha deciso di non rilasciare alcun commento. Da quanto trapela, gli spunti critici sulla gestione delle scelte elettorali e sui risultati delle urne ci sarebbero stati, ma si continua con la segreteria targata Di Cristina. I due consiglieri eletti, Gaetano Orlando e Alessandra Ascia, si dichiareranno del Pd non appena entrati all’assise civica. Ufficialmente, sono stati eletti con la “civica” Uniti siamo gelesi. Il capogruppo sarà, con ogni probabilità, proprio Orlando (che ritorna in municipio dopo essere stato consigliere durante la sindacatura Fasulo). Nonostante le recenti defezioni al “veleno”, una boccata d’ossigeno a Di Cristina la danno anche gli altri candidati della “civica” schierata alle amministrative, con risultati non certo mirabolandi. Chi non l’aveva ancora, ha chiesto di poter ottenere una tessera del partito, entrando ufficialmente a farne parte. Tra quelli che hanno corso alle amministrative, c’è proprio Grazia Robilatte. L’altra “papabile” Alessandra Ascia sarebbe stata interpellata nel corso della direzione, ma avrebbe declinato la proposta, puntanso sull’attività d’aula. L’assessore democratico dovrebbe entrare a far parte della compagine di governo nell’arco di poche settimane, se non addiritutra di pochi giorni, nonostante la decisione del sindaco Greco di portarsi avanti (ha presentato i cinque assessori ieri mattina).
Voci di corridoio danno i dem vicini ad una delega “pesante”. Grazia Robilatte potrebbe ottenere quella all’ambiente e ai rifiuti, momentanemante “parcheggiata” nel portafoglio di assegnazioni di Salvatore Sammito, che però già guarda alla presidenza del consiglio comunale. I dem sarebbero d’accordo anche sulla presentazione di una serie di punti programmtici da mettere sulla scrivania del primo cittadino ed entro dicembre tireranno le somme, con una prima verifica di governo. Sulle spalle hanno i numeri bassi delle amministrative e delle europee, incastonati nel patto dello “scandalo” con Forza Italia, ma in consiglio i dem portano comunque due fautori della linea Di Cristina e in giuta entrerà un assessore che non dispiace affatto ai generali locali. Rimangono sull’orlo di un rischioso declino, ma Di Cristina e i suoi per ora sembrano non temere cataclismi poltici.
