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Centrodestra, Mancuso: "In alcuni partiti prevalsa candidatura a ogni costo, mi sarei aspettato un passo verso noi"

Mancuso, che nello schieramento di centrodestra sul territorio ha un ruolo cruciale, con una doppia elezione all'Ars alle spalle, certamente sa che nel proprio campo non tutto è andato come doveva

A cura di Rosario Cauchi
18 aprile 2025 15:54
Centrodestra, Mancuso: "In alcuni partiti prevalsa candidatura a ogni costo, mi sarei aspettato un passo verso noi" - Il parlamentare Ars FI Michele Mancuso
Il parlamentare Ars FI Michele Mancuso
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Gela. "Un centrodestra diviso? Penso che queste provinciali siano già anomale, rispetto al sistema di voto. Diciamo che ci sono tre candidati che se la giocano e saranno le istituzioni del territorio a dover valutare". Il parlamentare Ars e coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Mancuso esordisce con una certa diplomazia politica davanti a blocchi di partenza che per le provinciali della prossima settimana vedono sfidarsi il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano, alla guida di una coalizione prevalentemente progressista e civica, e i primi cittadini di Caltanissetta e Niscemi, Walter Tesauro e Massimiliano Conti, entrambi espressione del centrodestra. Come accaduto alle amministrative gelesi dello scorso, il centrodestra non è riuscito a fare la sintesi che probabilmente lo stesso Mancuso si aspettava. "Questa non è una campagna elettorale dei partiti - continua - in ogni caso, non c'è partito che al proprio interno non abbia visioni differenti. Devo dire che fortunatamente Forza Italia è un gruppo compatto. Abbiamo scelto Tesauro, perché lo riteniamo un candidato autorevole che può programmare. Ha la stima di tanti". Mancuso, che nello schieramento di centrodestra sul territorio ha un ruolo cruciale, con una doppia elezione all'Ars alle spalle, certamente sa che nel proprio campo non tutto è andato come doveva. "In una parte di alcuni partiti di centrodestra si è innescato - sottolinea - un meccanismo della candidatura a tutti i costi. Si sta percependo, si vede sul territorio che c'è una candidatura divisiva che non unisce. Da alcune rappresentanze di altri partiti mi sarei aspettato un passo verso di noi. Abbiamo sempre dimostrato a tutti, senza timore di smentita, di essere leali, grati e generosi. Chi fa politica e non si assume la responsabilità della vittoria o della sconfitta deve solo sperare di essere inserito in una lista bloccata per andare a fare il parlamentare nazionale e non è il mio caso. Ho sempre lavorato sul territorio. Quello che si semina poi si raccoglie. Rispetto alle provinciali sono ottimista per la scelta fatta da Forza Italia". Mancuso e gli azzurri hanno una posizione che non trova collocazione nel progetto presentato invece dal sindaco niscemese Conti, supportato da FdI, Dc, Lega e Noi Moderati. Sono stati i vertici regionali salviniani a sponsorizzare la corsa di Conti, di fatto inducendo Mancuso e gli azzurri a controreplicare con l'opzione Tesauro, tutta in chiave FI. Il coordinatore forzista fa intendere che Fratelli d'Italia, in primis, avrebbe dovuto valutare la decisione, anche nello scacchiere politico del territorio, a partire dall'alleanza che lo scorso anno vinse a Caltanissetta con Tesauro. Il centrodestra non fa sintesi e si presenta a due teste, in attesa dell'esito del voto. Il forzista rimane guardingo, almeno ufficialmente. "Le provinciali una prova per le prossime regionali? Non mi pare - dice inoltre - in tante province le candidature sono un intreccio di tante appartenenze. Non mi meraviglierei davanti a un voto piuttosto trasversale. È una questione più territoriale. È una partita che non può partire dalle segreterie dei partiti ma dai territori". Il forzista tocca un altro punto delicato, almeno nel campo del centrodestra, quello dell'Mpa, in città nella giunta progressista di Di Stefano ma in Regione con il centrodestra. "L'Mpa è federato con Forza Italia - precisa - un partito federato si riconosce nel leader nazionale. Ci aspettiamo piena collaborazione, come è giusto che sia per un partito che si rivede nello stesso progetto". Gli azzurri invece si confermano opposizione alla giunta del "modello Gela". "Gela è un vivaio di tantissime espressioni moderate e di centrodestra - conclude il parlamentare Ars - che potrebbero dare vita a un laboratorio importante, ricco di consenso e specificità. Ci sono grandi elettori che si sono avvicinati. Con loro si è aperto un ragionamento di prospettiva, non finalizzato solo all'aspetto elettoralistico. Mi auguro che dopo le provinciali si inizi a disegnare un percorso comune. Il centrodestra a Gela ha perso ma si è dimostrato con tanti consensi. C'è una classe dirigente giovane e di prospettiva. Il consigliere Pellegrino è candidato alle provinciali per Forza Italia. Gode della stima del partito. Ben vengano lui e altri che si stanno avvicinando. Noi abbiamo dimostrato che per la città ci siamo. Si è visto nel caso delle royalties o per il dissalatore. Continueremo a farlo. Per noi la priorità è il cittadino. Siamo all'opposizione della giunta Di Stefano ma non siamo guerrafondai. Siamo con la città, sempre e comunque".

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