Arrestato sorvegliato speciale, sorpreso dai carabinieri a spacciare

 
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Gela. Sono scattate le manette ai polsi di un sorvegliato speciale, sorpreso la scorsa notte a spacciare droga nel rione Caposoprano. A bloccare il pregiudicato gelese, Salvatore Nocera di 23 anni, sono stati i carabinieri del reparto territoriale, impegnati in un articolato controllo del territorio.

E’ stato tradotto nel carcere di Caltagirone e dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti. L’uomo è a disposizione dell’autorità competente.

I carabinieri, durante una perquisizione personale effettuata a Salvatore Nocera, hanno rinvenuto circa 6 grammi di hashish già suddivisa in dosi e pronta per essere spacciata. Il 23enne sorvegliato speciale è stato sorpreso a commerciare la droga in via Pitagora, nel rione Caposoprano. Una zona poco distante da uno degli abituali punti di ritrovo dei giovani, adiacente al perimetro esterno degli istituti scolastici di Piano Notaro. All’arrivo dei carabinieri ha cercato inutilmente di disfarsi di un involucro di carta argentata gettandolo sotto un’auto. I militari, che si sono accorti del tentativo di nascondere la droga del pregiudicato, hanno recuperato il pacchetto bloccando lo spacciatore.

Si è rivelata determinante, al fine dell’arresto, la perquisizione personale che ha permesso di rinvenire altre dosi di hashish pronta per essere immessa nel mercato della droga. Il 23enne è noto alle forze dell’ordine per essere stato coinvolto anche in un’altra operazione, dove una banda per trovare i soldi necessari ad acquistare la cocaina da spacciare in città progettavano rapine. In quell’occasione finirono in manette nove persone, accusate tutte di rapina e spaccio di droga. Avevano preso di mira la gioielleria “Lattuca” di Villaggio Mosè. Un colpo studiato nei dettagli che avrebbe dovuto fruttare 50 mila euro. Anche in quell’occasione, furono i carabinieri a sventarlo, riuscendo ad intercettare l’auto sulla quale viaggiavano tre rapinatori, considerati parte della banda che aveva deciso di assaltare la gioielleria di via Leonardo Sciascia la sera del 22 novembre 2008.

L’auto sulla quale viaggiavano i tre rapinatori venne intercettata alla periferia di Agrigento. Ne nacque un inseguimento che portò poi al loro arresto. I carabinieri del reparto territoriale, la scorsa notte, a seguito di un articolato controllo del territorio hanno segnalato all’autorità competente altri due giovani gelesi di 30 e 24 anni, perché trovato in possesso di uno spinello di hashish.

Grazie a mirati posti di controllo effettuati dai carabinieri nei punti nevralgici della città, sono state controllate 31 persone, elevate 10 contravvenzioni tra cui, 4 per guida di ciclomotori senza l’uso del casco obbligatorio. Monitorati anche 23 persone costrette agli arresti domiciliari e 11 sorvegliati speciali.

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