Gela. L’ultima autorizzazione mancante, quella rilasciata dal Comune, sembra aver aperto una nuova fase, che dovrebbe condurre all’avvio dei cantieri del progetto “Argo-Cassiopea”, affidato ad Enimed. E’ sicuramente l’investimento più consistente, in termini economici, di tutto il protocollo di intesa 2014. Circa un miliardo di euro per realizzare un sistema che tocca il ciclo del gas, con la base a terra e tutti i lavori preliminari. Dopo il provvedimento rilasciato dal municipio, i sindacati hanno chiesto una verifica ad Eni e a Sicindustria. La scorsa settimana, si sono tenuti i primi tavoli di confronto. I segretari di Filctem, Femca e Uiltec, a seguito della richiesta ufficiale inoltrata ad Enimed, hanno incontrato i manager. Al centro delle verifiche, proprio “Argo-Cassiopea” e i contenuti dell’autorizzazione rilasciata dal municipio, che contiene diverse prescrizioni. Un aspetto, quello delle prescrizioni, che le segreterie provinciali vogliono analizzare con molta attenzione, rispetto all’incidenza che possa avere sul cronoprogramma dei lavori. L’azienda ha sempre confermato l’investimento e lo scorso giugno, sempre nel corso di un vertice con i sindacati, aveva indicato la possibile partenza, a pieno regime, nel gennaio 2024. I segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania, a seguito del tavolo dello scorso giovedì, si riversano di rilasciare le loro valutazioni. L’investimento per il gas è ritenuto fondamentale, non solo nell’ottica della nuova fase produttiva di Eni, ma anche per garantire occupazione nell’indotto e rilanciare Enimed. Le segreterie provinciali delle sigle sindacali dell’indotto, invece, hanno avuto un faccia a faccia con i vertici di Sicindustria provinciale, rappresentata dal presidente Gianfranco Caccamo. Metalmeccanici ed edili, sempre a seguito della chiusura dell’iter amministrativo di “Argo-Cassiopea”, a loro volta hanno chiesto di avviare il confronto con gli imprenditori. Per le segreterie di Fiom, Fim, Uilm, Filca, Filctem e Feneal, è fondamentale garantire occupazione della manodopera locale, ad iniziare da quella del bacino, richiamando gli accordi, collegati al protocollo di intesa di sette anni fa.
“Abbiamo bisogno di fatti concreti e di impegni precisi – dice il segretario provinciale della Fillea-Cgil Francesco Cosca – il settore edile, almeno in questa fase, sta respirando, anche grazie ai tanti cantieri avviati con il sistema del bonus 110 per cento. Però, è chiaro che un investimento come “Argo-Cassiopea” non può essere sottovalutato. Assicurerà lavoro, ma noi siamo convinti che debba essere una valvola importante per la manodopera locale, rifacendoci agli accordi ufficiali che sono stati definiti. Un altro punto importante è quello della formazione, sulla quale è importante porre molta attenzione”. Con Sicindustria, probabilmente, il tavolo proseguirà, anche perché l’incontro di venerdì scorso non ha fornito indicazioni definitive. “Non è stato stilato neanche un verbale – dice il segretario provinciale della Fim Alessio Pistritto – noi, abbiamo espresso le richieste che avevamo già reso pubbliche. Non possiamo parlare di un accordo o di aperture vere e proprie. Penso che il confronto proseguirà”.