Gela. Pazienti “sequestrati” in ortopedia per mancanza di anestesisti. Situazione paradossale ed ai limiti della esasperazione quella che si sta vivendo all’ospedale Vittorio Emanuele.
Sono alcuni pazienti a raccontarlo alla nostra redazione, da un lettino del reparto di ortopedia. Il primario del reparto, Salvatore Loggia, si fa in quattro, anche con turni massacranti, per dare sostegno ai pazienti. Ma non basta. Uno di loro è stato ad esempio ricoverato due settimane fa. Era stato lo stesso medico a chiederne il ricovero perché doveva essere operato. “Mi avevano chiesto di digiunare una prima, una seconda ed una terza volta – racconta il paziente – essendoci un solo anestesista occorre dare precedenza alle urgenze che si presentano. Gli interventi programmati saltano. Mi hanno rinviato di dieci giorni e finalmente mercoledì sembrava il giorno giusto. Mi hanno invece comunicato che un altro anestesista è risultato positivo al covid”.
“Rischio di rimanere qui – continua al telefono- sequestrato, con la caviglia gonfia in attesa di intervento e con altri pazienti che hanno vari traumi in attesa di altri interventi più o meno urgenti. Il personale medico ed infermieristico con noi è gentile e professionale ma siamo stanchi ed esasperati. Qualcuno dovrebbe farsi carico di questa pessima organizzazione e non lasciarci parcheggiati qui per settimane”.
