Campagna elettorale, in centro storico chiudono i negozi e aprono i Comitati

 
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Gela. Corso Vittorio Emanuele sembra quello di una decina di anni fa con tante vetrine illuminate e numerosi capannelli di persone che stazionano sui marciapiedi o passeggiano approfittando della ztl.

Nessun miracolo gelese però, è solo l’effetto campagna elettorale che ciclicamente rivitalizza per poco più di un mese i tanti locali commerciali sfitti del centro storico, chiusi a causa della crisi economica, e li addobba con i faccioni sorridenti e gli slogan dei candidati.

In Corso Vittorio Emanuele, in un fazzoletto di circa 400 metri hanno trovato alloggio praticamente tutti i candidati a sindaco che già da qualche giorno organizzano incontri e confronti con simpatizzanti e supporter nelle loro sedi temporanee.

Partendo da est a salire, lungo il corso principale, il primo comitato è quello della candidata del centrodestra dei partiti Grazia Cosentino. Ieri sono iniziati i primi incontri operativi, dopo l’inaugurazione di giovedì sera.

L’ingegnere ha scelto il confronto con alcuni comitati di quartiere per iniziare ad ascoltarne necessità ed esigenze.

Dal centrodestra dei partiti a quello dei ribelli poche centinaia di metri più ad ovest, dove c’è il quartier generale del candidato a sindaco Salvatore Scerra, che strategicamente ha aperto il suo comitato proprio di fronte alla sede di Fratelli d’Italia, il suo ormai ex partito.

Anche da Scerra fervono gli incontri, ieri mentre in una stanza più raccolta si confrontavano i leader dei gruppi della coalizione, il candidato sindaco, insieme all’alleato medico Giampaolo Alario, si confrontava con l’associazione Talassemici.

Proprio di fronte un altro comitato elettorale, quello del candidato sindaco di Progetto Gela Terenziano di Stefano, anche qui con gran parte dei candidati sulla soglia e lungo il corso intenti a stringere mani ed intercettare possibili sostenitori.

Al comitato del candidato sindaco si è aggiunto recentemente, proprio sul marciapiede di fronte quello a sostegno della candidatura alle Europee della grillina Virginia Farruggia, unica gelese che concorrerà per un seggio a Bruxelles, di cui già oggi campeggiano i primi manifesti elettorali dopo l’ufficializzazione delle liste.

Ultimo, ma solo in ordine temporale il comitato elettorale del candidato civico Filippo Franzone. Anche lui ha abbandonato la sua sede storica dalle parti del museo, per una più centrale vetrina su Corso Vittorio Emanuele.

Ieri il taglio del nastro ufficiale alla presenza dei suoi sostenitori storici e dei nuovi simpatizzanti, oltre che i rappresentati dei 4 gruppi politici che lo sostengono, da Paolo Scicolone rappresentante di Gran Sicilia e Fabio Nalbone responsabile del Popolo della famiglia all’architetto Francesco Salinitro ex assessore di Messinese e fondatore in città di Unità siciliana – Le Api, che per Franzone, hanno creato una lista di 24 candidati.

Chi non ha, almeno momentaneamente scelto una sede di rappresentanza in una delle vetrine sfitte sul Corso Vittorio Emanuele e l’altro candidato progressista Miguel Donegani che per il momento mantiene la sede storica di Piazza dei Martiri, dove nelle scorse settimane si sono sviluppate le lezioni della Scuola Politica del Laboratorio PeR e dove oggi sarà presentato alla città il programma dell’ex parlamentare Ars.

Nelle prossime settimane dunque non sarà difficile per i gelesi vedere un centro storico vivo e particolarmente addobbato dai cartelloni e dai manifesti che campeggiano nei locali allestiti per i comitati elettorali, ma da qui a poco anche questi scompariranno e il Corso gelese ritornerà ad avere le saracinesche abbassate, mentre i faccioni sorridenti dei candidati verranno sostituiti ancora una volta dai cartelloni con la scritta Affittasi, ovunque.

Una crisi nera quella del commercio in città che dovrebbe essere tra le priorità di tutti e cinque candidati a sindaco.

 

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