Gela. E’ uno dei tanti strumenti, che almeno potenzialmente si candida ad attirare investimenti ed aziende interessate a sfruttare gli incentivi. Regione e governo hanno autorizzato la Zona economica speciale che tocca diverse aree del territorio locale, soprattutto industriali. A Palazzo di Città, dopo aver definito la mappatura della Zes, ottenendo il sì di Palermo e Roma, si attende lo sblocco definitivo, anche del capitolo dei fondi. Una questione che a breve potrebbe essere nuovamente approfondita dalla commissione sviluppo economico. Il presidente Rosario Faraci e gli altri componenti (il vice Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Emanuele Alabiso e Pierpaolo Grisanti) intendono avere un confronto con l’assessore Terenziano Di Stefano e il dirigente Antonino Collura, che tra gli altri dossier aperti seguono anche quello della Zes. L’obiettivo, anzitutto, pare quello di voler fare chiarezza sulle aree comprese nella Zes locale, così da tracciare una mappa più dettagliata. Oltre all’iniziale cartografia inviata alla Regione, il settore sviluppo economico ha poi ottenuto un ampliamento, che ha consentito di ricomprendere ulteriori zone, che così potranno usufruire degli incentivi agli investimenti.
Con la Zes potrebbe partire il tentativo di rilanciare la logistica a mare, dato che in più occasioni l’assessore Di Stefano ha richiamato il progetto dell’hub, che ad oggi necessiterebbe di un concreto impegno politico, anche da parte del governo. Probabilmente, se ne parlerà in commissione, in attesa dell’audizione sia del vicesindaco che del dirigente di riferimento. Ad oggi, il perimetro industriale locale, ad eccezione degli investimenti di Eni, non ha prodotto molti altri fattori di sviluppo e l’occupazione non a caso segna il passo.