Gela. Sette anni di reclusione, è questa la richiesta formulata dal pubblico ministero Elisa Calanducci nei confronti dell’ex medico del pronto soccorso del Vittorio Emanuele Paolo Lizzadro, accusato di violenza sessuale e lesioni gravi ai danni di una dipendente dello stesso nosocomio.
La richiesta è arrivata a conclusione della requisitoria svolta dal magistrato davanti alla corte presieduta dal giudice Paolo Fiore, affiancato dalle colleghe Manuela Matta e Patrizia Castellano. Lizzadro finì al centro delle indagini subito dopo la denuncia sporta dalla donna che, per un certo periodo, ebbe una relazione con lui.
Rapporto sentimentale che, però, sarebbe sfociato nelle violenze. Le richieste formulate in aula dal pm sono state accolte dall’avvocato Fabrizio Ferrara, rappresentante della famiglia della donna, costituita parte civile. Il legale, oltre ad aderire alle indicazioni dell’accusa, ha anche chiesto un risarcimento danni in favore dei suoi assistiti.
Adesso, spetterà alla difesa del medico esporre le proprie conclusioni. Lo farà all’udienza già fissata per il prossimo 10 luglio. In quell’occasione, la corte dovrebbe emettere il proprio verdetto sulla sorte di Lizzadro che, in ogni caso, ha optato per il rito abbreviato.