Gela. Erano tutti accusati di aver avuto ruoli strategici e organizzativi in un gruppo, capace, secondo gli inquirenti, di gestire le tratte dei migranti che dalle coste del Nord Africa arrivavano su quelle locali. I giudici della Corte d’assise d’appello di Caltanissetta hanno confermato tutte le condanne già emesse, in primo grado, dal gup del tribunale nisseno, in abbreviato. Erano state a nove anni di detenzione per Akrem Toumi, considerato tra i vertici del gruppo e contatto per organizzare le partenze verso l’Italia, e a otto anni per la moglie Sarra Khaterchi. Entrambi già vivevano in zona. Otto anni e quattro mesi per Giovanni Bartoluccio, sette anni e quattro mesi a Maurizio Ticli, sei anni a Gaetano Vigna, quattro anni e dieci mesi per Salvatore Militello e Giuseppe Militello. Sono considerati i supporti in territorio niscemese per il gruppo. Inoltre, cinque anni e otto mesi a Saber Toumi, quattro anni e otto mesi per Taoufik Toumi, cinque anni e quattro mesi ad Abdelhafiz Farag, tre anni e quattro mesi a Mounir Gharbi e infine quattro anni e dieci mesi ad Hassen Hassen. Per alcune posizioni sono stati definiti dei concordati.
La condanna, in appello, era stata richiesta anche per Franco Reale, assolto invece dal gup. L’assoluzione è stata confermata in appello. I giudici dell’assise hanno accolto la linea difensiva dei legali di Reale, gli avvocati Joseph Donegani e Francesco Mascali. In primo grado, la decisione favorevole era stata emessa con la formula “per non aver commesso il fatto”. I difensori degli altri imputati hanno ridimensionato i fatti, mettendo in dubbio l’esistenza di una catena organizzativa, in grado di far arrivare i migranti dalle coste del nord Africa a quelle locali. Diversi gruppi di migranti sarebbero sbarcati lungo le coste locali, attraverso i contatti internazionali degli imputati che vivevano da tempo soprattutto a Niscemi. Denaro in cambio dei viaggi in mare, questo è emerso dalle indagini. Le imbarcazioni cercarono di acquistarle anche a Gela, secondo le contestazioni. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Francesco Spataro, Salvatore Libiano, Salvatore Interlici, Francesco Bocchieri, Fabrizio Di Martino, Riccardo Lo Bue, Francesco Di Giovanna, Fabio Bennici, Andrea Scollo, Cristian Parisi, Natalia Adelina Conti, Irene Russo e Maria Lucia Donatella Vicari.