Gela. I soldi di alcuni clienti finivano nel conto corrente del fratello del direttore. Una “anomalia” che tre imprenditori gelesi ed un avvocato agrigentino hanno segnalato prima alla loro banca di fiducia e successivamente alla Guardia di finanza, che ha scoperto il raggiro.
Era il direttore della banca popolare di Lodi a sottrarre alcuni versamenti, stornandoli in un conto corrente privato. Una vicenda che ha adesso portato l’ex direttore della BpL in tribunale rispondere di furto. I quattro clienti, tre imprenditori gelesi ed un avvocato, si sono costituiti parte civile contro l’ex funzionario di banca, che nel frattempo è stato licenziato.
I fatti fanno riferimento ad episodi accaduti nel biennio 2006-2007.
I tre imprenditori, in momenti assolutamente diversi dal punto di vista temporale, hanno versato cinquemila euro in denaro contante sul proprio conto corrente. Una normale operazione di sportello. Accadeva, lo stesso identico giorno del versamento, che quella stessa somma venisse stornata in altro conto corrente, e precisamente quello del fratello dell’allora direttore dell’istituto bancario.
Nell’estratto conto poi spuntava una strana motivazione. C’era il +5000 come versamento dell’imprenditore e contestualmente un -5000 con la seguente dicitura: “storno scrittura privata”. Ed in effetti la destinazione di quei soldi era “privata” nel senso che finiva in altro conto corrente. La Guardia di finanza ha fatto il resto, con una indagine patrimoniale e fiscale che ha reso tracciabile il movimento del denaro.
I tre imprenditori, assistiti dall’avvocato Riccardo Lana, si sono costituiti parte civile contro l’allora direttore, difeso dall’avvocato Giuseppe Fiorenza. Il processo riprenderà nel 2013.