VENEZIA (ITALPRESS) – Mentre sul Lido imperversano vento e pioggia, il Concorso di Venezia 76 si conclude con “Waiting For The Barbarians” del colombiano Ciro Guerra, che porta sul red carpet veneziano la presenza di Mark Rylance e Johnny Deep, rispettivamente protagonista e antagonista di questa parabola storica che dice molto sulle paure del mondo contemporaneo. Ambientato in un’epoca passata, sull’estremo confine di un non meglio precisato impero, il film racconta infatti la storia di un illuminato governatore (interpretato da Rylance) che vede distruggere la quiete dell’avamposto in cui vivono in armonia le popolazioni locali e i nomadi che si muovono fuori dalle mura. Uomo sensibile e curioso delle culture differenti, il governatore assiste al tracollo della pace causato dall’arrivo di un colonnello (un Johnny Depp crudele e raggelante) inviato dall’impero per indagare su presunte attività sovversive di quei popoli nomadi che lui chiama “barbari”.
I suoi metodi violenti di indagine e il germe della paura che instilla nella popolazione locale scatenano la fine di tutto, in un susseguirsi di azioni e reazioni che non lasciano spazio alla pacifica convivenza. Ciro Guerra racconta questa parabola con stile profondo e teso, in cui lascia trasparire un giudizio sulle paure d’invasione che sono innescate dal potere per giustificare il controllo che esercita sulla società civile.
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