Utin a Caltanissetta ma in città deve partire da quindici anni: addio ai servizi in vis Parioli

 
1
Filippo Franzone

Gela. La creazione di una nuova Utin presso il presidio ospedaliero “Sant’Elia” di Caltanissetta è stata richiesta formalmente al Tavolo tecnico per la rimodulazione ospedaliera. Una richiesta priva di senso secondo l’assessore Filippo Franzone che ricorda come sia già prevista una Utin all’interno del territorio dell’ASP CL 2, più precisamente all’interno del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele III di Gela, sin dal 2010 ma che ad oggi, dopo 15 anni, rimane l’unica Utin siciliana a non essere in funzione.
L’Utin venne individuata a Gela nel 2010, dopo l’intervento della Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli errori Sanitari, allora presieduta dall’On. Leoluca Orlando, a seguito dei dati fatti pervenire ad esso dal CSAG (Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese), tali dati indicavano tre precisi punti, ancora oggi attuali: l’area gelese ha un numero di nascite notevolmente superiore alla zona di Caltanissetta. A Gela c’è una altissima incidenza di malformazioni neonatali, superiore a qualunque altra area della Sicilia. Gli 80 km che distanziano Gela (70.856 ab) dall’Utin più vicina, contro i 15km che Caltanissetta (58.353 ab.) dista in linea d’aria dall’Utin più vicina, localizzata ad Enna (25.332). L’assessore regionale Giovanna Volo ha convocato gli attori interessati il 23 gennaio alle ore 12:00 presso l’assessorato regionale alla salute.

Da ieri pomeriggio fa molto discutere anche la decisione dell’Asp di spostare la storica sede di via Parioli senza un confronto con l’amministrazione comunale. L’indice accusatorio è puntato contro la discutibile scelta di accelerare lo sgombero della sede di via Parioli finendo col separare i laboratori dagli uffici amministrativi. Il bilancio è di una frammentazione dei servizi che saranno erogati in quattro diverse sedi: Ospedale di via Palazzi, via Butera (Poliambulatori), via Madonna del Rosario (Csm e Riabilitazione) e via Falcone, per quanto concerne l’ambulatorio di Veterinaria. Si parla già di disorientamento degli utenti, minore privacy, con pazienti costretti a sale di attesa condivise in locali angusti dove non è utopistico pensare anche ad un maggiore rischio di contagio delle malattie. Stamattina ci siamo recati in via Parioli per capire come la situazione viene presentata ai cittadini ma il personale della struttura ha impedito l’accesso a microfoni e telecamere.

1 commento

  1. Per anzi di proporre il passaggio a Catania bisogna invece costituire la provincia di gela_ Caltagirone con sede a Gela o Caltagirone. Bisogna essere autonomi da Caltanissetta 3 da Catania. Si passerebbe dalla padella alla brace.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here