Gela. Oggi potrebbe tenersi un confronto interno alla giunta, per valutare la soluzione delle compensazioni Eni da destinare alla ripartenza e al sostegno delle attività in crisi. Un’opzione che viene fortemente sostenta dal vicesindaco Terenziano Di Stefano, che per primo l’ha proposta, insieme al suo gruppo politico. “La reputo una questione politica, nel verso senso della parola – dice l’assessore – potrei fare un passo indietro solo se ci fosse una soluzione immediatamente praticabile, diversa da questa. Usare le compensazioni Eni, che sono ferme da sei anni, è l’unica possibilità che abbiamo per fornire una bombola di ossigeno alle attività in crisi e ripartire. Ho letto alcuni interventi contrari, ma vorrei capire quali altre soluzioni ci sono in campo. Nessuno ha mai proposto di regalare soldi agli esercenti, ma solo di fornire le giuste condizioni per la ripartenza. Non devono per forza essere prestiti a fondo perduto. Noi riteniamo che chi riceverà questi sostegni debba impegnarsi ad assumere e ad investire sull’innovazione. Sul punto delle compensazioni, non guardo in faccia nessuno”. Il sindaco Lucio Greco non si sbilancia del tutto. “Stiamo valutando la fattibilità di questa soluzione – dice – le interlocuzioni con Eni ci sono, anche se non è il momento migliore, dato che si limitano solo ad un confronto telefonico. Anzitutto, vorrei ricordare che non siamo ancora nella cosiddetta fase 2, ma in realtà siamo ancora in piena fase 1. Bisognerà verificare anche cosa deciderà il governo per la ripartenza. Il Comune può fare molto meno di altri livelli istituzionali, come la Regione e lo stesso governo nazionale. La volontà di intervenire c’è”.
In attesa di capire cosa potrà uscire dal confronto in giunta, la commissione sviluppo economico sta lavorando a quello che il presidente Rosario Faraci (dello stesso gruppo politico del vicesindaco Di Stefano) definisce “documento tecnico”. “Come commissione riteniamo che gli eventuali aiuti alle attività in crisi non possano limitarsi solo alla concessione di fondi in denaro – spiega – sarebbe opportuno creare delle condizioni per assicurare un miglioramento della competitività. Il sussidio puro e semplice non produce mai effetti favorevoli sul tessuto economico. Stiamo lavorando alla proroga di tutte quelle autorizzazioni che favoriscano l’uso del suolo pubblico, a partire dalle ultime misure che riguardano anche la Tosap. Almeno per quest’anno, pensiamo ad una disciplina che permetta di disporre delle autorizzazioni già in possesso di chi le ha ottenute, così da prorogarne gli effetti o estendendone la scadenza. Un regime che verrà poi regolarizzato il prossimo anno, quando la fase più grave dell’emergenza economica dovrebbe essere superata”. La commissione sviluppo economico, composta anche dai consiglieri Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Pierpaolo Grisanti ed Emanuele Alabiso, ha avuto interlocuzioni e incontri con quella urbanistica, presieduta da Giuseppe Morselli, impegnata su un fronte analogo.
Con tante agevolazioni date dal governo centrale voi pensate a digerire le compensazioni ENI che dovrebbero servire per tutta la comunità’ gelese, come la costruzione di qualche opera pubblica.(ricostruzione del pontile sbarcatoio o demolizione del vecchio lido La conchiglia ecc). Ora capisco perché’ non sono state impegnate per opere questi soldi, perché fanno gola ai singoli egoisti.