Gela. Per l’accusa, c’erano loro dietro a furti messi a segno in città e ricostruiti dagli investigatori. Tra questi, il colpo che permise di portare via una moto. Fu caricata a bordo di un furgone. Fatti che hanno condotto il giudice Miriam D’Amore, a conclusione del dibattimento, ad emettere quattro condanne. Un anno e cinque mesi, con il riconoscimento della continuazione, è stato deciso per Carmelo Martines. Aveva due capi di imputazione a carico. Un anno e quattro mesi, invece, sono stati disposti per Alessandro Pollara, Gianfranco Turco e Salvatore Cannizzaro. La procura, attraverso il pm Pamela Cellura, ha concluso chiedendo la condanna di tutti gli imputati, considerati pienamente coinvolti nella vicenda. Turco ha reso dichiarazioni spontanee, dichiarandosi totalmente estraneo. Le difese hanno insistito sull’assenza di elementi certi per collegare i coinvolti al furto della moto.
Il giudice ha emesso un dispositivo di condanna. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Carmelo Tuccio, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri e Rocco Cutini.