Gela. Un “fronte alternativo al centrodestra e alla destra peggiore di sempre”. A Palermo, il laboratorio “PeR” e Sinistra Futura hanno tracciato i confini tematici di un progetto comune. “Nel centrosinistra la questione non può solo essere chi andrà a fare il candidato alla presidenza della Regione – ha esordito Donegani – dobbiamo essere nettamente alternativi al centrodestra, senza nessuna esitazione. Guardiamo ai territori, dove si muore di liste di attesa nella sanità. Si parla tanto di nuovi ospedali ma prima di tutto miglioriamo quelli che già ci sono”. Donegani e “PeR”, che si sono messi alla prova, per la prima volta, alle amministrative dello scorso anno, da tempo dialogano con Sinistra Futura, che annovera esponenti che arrivano da una forte tradizione sindacale e di centrosinistra, da Mariella Maggio a Pippo Zappulla. All’iniziativa odierna hanno aderito tanti riferimenti di movimenti, partiti e associazioni. Il deputato Ars La Vardera, che ha appena aperto l’esperienza di “Controcorrente”, si è detto disponibile a ragionare sui temi purché si rafforzi un’opposizione al governo Schifani “che al momento non c’è”. “Ho detto no alla spartizione di un milione di euro per ogni deputato – ha continuato – Schifani non può trattarci da sudditi. Serve un’opposizione vera”. Non solo La Vardera, al confronto indetto da “PeR” e Sinistra Futura hanno partecipato il segretario regionale Cgil Mannino e ancora rappresentanti di partiti politici di centrosinistra, da Sinistra Italiana e fino ai Verdi.
“Pd e M5s non sono nostri nemici, assolutamente no – hanno precisato Donegani, Maggio e Zappulla – però devono essere chiari. Non possono sperare di poter costruire da soli un fronte alternativo”. Più volte, si è parlato di una “sinistra sociale” che dia una prospettiva diversa alla Sicilia. “Del candidato alla presidenza della Regione – hanno aggiunto – si parlerà dopo. Prima occupiamoci dei territori”. Ci sarà una piena condivisione dei punti referendari proposti dalla Cgil. “Dobbiamo portare i cittadini a votare al referendum”, è stato aggiunto. Il sindacato ha appena definito un’intesa complessiva, sui temi, con il Movimento cinquestelle. “PeR”, in città, è nettamente all’opposizione della giunta Di Stefano, che annovera tra gli altri proprio M5s e Pd. A livello regionale però la “sinistra sociale” potrebbe stare in un fronte comune, purché ce ne siano le condizioni e senza primogeniture.