Gela. “Si dà precedenza alla copertura del debito da quattro milioni di euro contratto con Eni, quando ancora la relativa causa giudiziaria è solo alle battute iniziali. Il debito contratto con Eni. Perché non vengono pagati i debiti riconosciuti da sentenze passate in giudicato?”. Romina Morselli, consigliere comunale del Partito Democratico e componente della commissione bilancio, lancia sospetti su quanto accaduto negli scorsi giorni, con la giunta comunale che ha autorizzato un piano di rientro rispetto al debito contratto con Eni e generato dal mancato pagamento di forniture elettriche e del gas. “Ci sono decine di creditori dell’ente, il cui diritto è già stato riconosciuto da sentenze giudiziarie definitive, che devono attende tempi lunghissimi – continua – addirittura, sono costretti ai giudizi di ottemperanza. Eni, invece, con una causa appena istruita, ottiene subito la copertura. Di certo, porterò la questione in commissione. Sarà necessario sentire sia l’assessore Fabrizio Morello sia il dirigente Alberto Depetro. Questa scelta, della quale non siamo stati informati, mi sembra uno schiaffo assestato a quei cittadini che devono attendere anni prima di avere i soldi riconosciuti di diritto. Il caso degli espropri mi pare ancora sotto gli occhi di tutti”.