Gela. Quanto pesa la politica nelle nomine alla Ghelas, la municipalizzata che adesso verrà guidata dall’imprenditore Francesco Trainito? L’ha spiegato il nuovo manager, nel corso della conferenza stampa, che l’ha visto presentarsi insieme al sindaco Lucio Greco e al dirigente al bilancio Alberto Depetro. “La mia è una nomina tecnica, con una copertura politica”, ha spiegato. Il sindaco l’ha voluto per sostituire il dimissionario Gianfranco Fidone, che però ha aperto un varco in un sistema di gestione, negli anni fin troppo succube delle direttive politiche. C’è un bilancio da risanare e Trainito ritiene che nulla sia irrecuperabile. In conferenza stampa, si è portato il consigliere di riferimento, Diego Iaglietti, e gli ex assessori Ugo Costa e Rocco D’Arma, che fanno parte del gruppo “Gela città normale”. “La gestione dei rifiuti è un settore che rientra tra quelli che possono essere coperti da Ghelas – ha continuato – è una delle poche multiservizi in Italia, non ancora ceduta ai privati. Bisogna far collimare il bilancio e ho già iniziato a studiare tutte le carte. Qualunque piano industriale verrà condiviso con la proprietà. Dedicherò tutto il mio tempo per rilanciarla”. Sia Trainito che Greco, oltre ai numeri, almeno così hanno spiegato, non trascureranno neanche eventuali responsabilità del passato. C’è un’azione civile contro gli ex amministratori, ancora congelata ma già autorizzata dall’ex manager Fidone. “Non ho nessuno da coprire – ha ribattuto Greco – se ci saranno le condizioni, agiremo contro chi ha sbagliato. Il passato della Ghelas non ci appartiene, ma eventuali responsabilità vanno accertate”. Il sindaco sembra non aver chiuso del tutto la pista che porta ad Eni, in un progetto di partnership con Ghelas. E’ parso piuttosto contrariato dalla smentita del cane a sei zampe. “Eni continua ad equivocare – ha detto – o entra nell’idea di collaborare oppure non avremo nulla da dirci. Continueremo a portare avanti la nostra azione amministrativa. Nessuno fa passi indietro, ci vuole rispetto reciproco. Non c’è più la politica soccombente”.
Per Trainito, bisogna iniziare dalle basi del rilancio. Ha parlato del servizio di sosta a pagamento, che con l’attuale organizzazione non gli piace per nulla, e dei parcheggi da recuperare. Il dirigente Depetro, che ha incassato l’ennesima piena fiducia da Greco, i freddi numeri li ha citati. Se verranno apportate le correzioni al bilancio 2018 già chieste a Fidone (che però ha detto no fidandosi dei dati a sua disposizione che parlano di un buco da quasi tre milioni di euro) potrebbero esserci risultati in perdita. Un altro rosso che si aggiungerebbe a quelli dei bilanci precedenti. L’era Trainito e appena iniziata e più di settanta lavoratori guardano a lui e a quello che deciderà la politica.
Se fosse sttta una nomina tecnica si sarebbero vagliato i curricula di più tecnici e dopo un’attenta valutazione degli stessi su sarebbe dato l’affidamento.
Un cittadino stanco del linguaggio politichese
Trainito…. L’uomo giusto al posto…..vedremo quello che saprà farà. Il primo risultato là già ottenuto. Ie votazioni gli hanno già prodotto il risultato che cercava anzimando …prima o po si vota.