Gela. La commissione consiliare sanità continuerà ad essere guidata dall’indipendente Rosario Trainito. L’ala critica della maggioranza, dopo le presidenze di ieri andate ai consiglieri di “Liberamente” Vincenzo Casciana (urbanistica) e Pierpaolo Grisanti (bilancio), ottiene un altro risultato politicamente strategico. Anche Trainito, infatti, è tra i consiglieri che in più occasioni ha chiesto un cambio di passo al sindaco Lucio Greco, non condividendo diverse decisioni. Continuerà il lavoro partito in commissione sanità e ambiente, già nella prima esperienza. Per la sua presidenza si sono schierati l’altra indipendente Paola Giudice e il forzista Carlo Romano (a sua volta confermato in commissione sanità). La vicepresidenza è andata a Giudice. Non ha partecipato il consigliere di “Un’Altra Gela” Vincenzo Cascino, che ha seguito la maggioranza nel non rispondere alla convocazione, e mancava Sandra Bennici di Fratelli d’Italia, ma per impegni lavorativi (anche lei è stata confermata nella stessa commissione). “Ringrazio i colleghi presenti oggi che hanno voluto riconfermare la mia presidenza. Insieme ai vecchi colleghi Bennici e Romano do il benvenuto ai nuovi Giudice e Cascino, sicuro che insieme faremo un grande lavoro per la città. In questi due anni la commissione ha lavorato intensamente a causa della pandemia che ci ha impegnato tantissimo – dice Trainito – diverse sono state le azioni intraprese dalla commissione, la richiesta di un hub, di un pronto soccorso infettivologico e di un potenziamento della terapia intensiva. Siamo felici che si siano portati a compimento”.
Trainito già traccia la linea delle prossime attività da svolgere. “Dalla prossima settimana convocherò una commissione con Asp, amministrazione comunale e polizia municipale, per cercare di arginare l’avanzata dei contagi Covid, che in provincia stanno aumentando significativamente. Chiederemo lumi al sindaco sulla questione Timpazzo”. Trainito, nonostante l’addio al gruppo del primo cittadino e le posizioni spesso controcorrente, conferma però di avere un supporto politico, che l’ha portato a bissare la presidenza.