Gela. Controlli sono scattati all’interno di diverse rivendite di pesce. Obiettivo principale del monitoraggio, evitare la possibile vendita di tonno contenente sostanze pericolose per gli stessi consumatori.
Le visite organizzate da personale della capitaneria di porto e del servizio veterinario dell’Asp sono partite all’indomani del clamore suscitato dal sequestro, avvenuto a Palermo, di tonno all’istamina: una sostanza capace di rendere ancor più colorito il pesce e, in questo modo, farlo passare per prodotto fresco.
Istamina e solfiti, spesso utilizzati con quest’obiettivo, possono provocare conseguenze sull’organismo dei consumatori. Gli accertamenti, però, sono andati oltre. Gli operatori intervenuti hanno passato in rassegna la documentazione relativa alla tracciabilità del prodotto commercializzato nelle rivendite visitate.
Anche sotto questo fronte, l’attenzione inizia a salire soprattutto alla luce di casi che, negli ultimi mesi, hanno visto come protagonisti non solo le rivendite di pesce ma anche alcuni ristoratori locali che si sarebbero serviti di prodotti non coperti dalla necessaria documentazione.
Le infrazioni non sono mancate. Il rischio legato al tonno edulcorato, invece, almeno in questa fase, non sembra aver raggiunto i banchi delle rivendite locali. Gli accertamenti effettuati dagli operatori di capitaneria di porto e servizio veterinario dell’Asp, alla fine, hanno dato esito negativo.
Il giro di visite dovrebbe proseguire anche nei prossimi giorni con l’obiettivo di bloccare qualsiasi filiera sospetta del pesce in città. Con in testa quella del prodotto pescato in zone sottoposte a divieto.