Gela. Continua in maniera serrata il dibattito sulla teoria Gender che anche in città ha aperto una maglia non indifferente fra conservatori e democratici. Un lungo dibattito accentuato soprattutto dopo la comparsa, nei mesi scorsi, di alcuni manifesti contro la teoria Gender all’ingresso di un paio di chiese in città. Un argomento ampiamente dibattuto anche nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri sera nei locali di Palazzo Ducale organizzato dal comitato “Difendiamo i nostri figli”.
All’incontro era presente lo scrittore e giornalista Marco Invernizzi, che nell’occasione ha anche presentato il suo libro “Famiglia: dal divorzio al Gender”. Fra gli ospiti anche l’onorevole Alessandro Pagano, vice presidente del gruppo della Lega alla Camera dei Deputati. A dare lo start ai lavori Totò Sauna, rappresentante a Gela del Comitato che ha esordito con una mela in mano ed affermando che San Tommaso d’Acquino iniziava le sue lezioni presentando una mela e ripetendo che se qualcuno non era d’accordo che quella era una mela poteva accomodarsi fuori. “Ecco, afferma Sauna, cos’è il Gender. Qualcosa che vuole cambiare la mela in un altro frutto”. “Vogliono distruggere il buon senso, continua il presidente del comitato, se uno nasce maschio è maschio, se una nasce femmina è femmina. Non ci sono sottocategorie.” Sauna si è soffermato sul discorso economico. “Esiste un capitalismo che vuole cambiare e distruggere tutte le identità culturali, religiose e trasformarci in un grande mercato di consumatori togliendo tutti gli ostacoli : la famiglia, il sesso, la patria ecc.”. La parola è poi passata al giornalista Marco Invernizzi. La sua dissertazione sociologica è partita dal 1968, l’anno della contestazione che ha segnato il passo ad una nuova era. Invernizzi Ha fatto un’analisi sui cambiamenti che quegli anni portarono alla cultura, ha infatti ricordato che da quel momento storico sono nate le Leggi sul Divorzio e sull’Aborto. Ed infine un passaggio anche sulla teoria Gender che ha definito come un attacco vero e proprio contro Dio, contro il Creatore. “Tu mi hai fatto cosi, ha affermato il giornalista, ma a me non piace, quindi cambio sesso”. Affermazioni che hanno, come prevedibile, dato vita ad un ampio e partecipato dibattito che ha indotto i relatori a sviscerare l’argomento da differenti angolazioni. A concludere i lavori l’onorevole Alessandro Pagano che ha affermato che per recuperare i valori si dovrebbe cominciare dall’educazione dei bambini che, se da un lato ricevono imput dalla famiglia, dall’altro, devono fare i conti con gli imput che arrivano dai media o, a volte, anche dalla scuola. Un nuovo incontro è già stato programmato per il prossimo dicembre.