Gela. L’ordinanza appena firmata dal sindaco, che ripristina i servizi aggiuntivi per cercare di colmare il caos rifiuti, non allenta la tensione nei rapporti tra operai, sindacati e vertici di Tekra. Nelle ultime ore, l’azienda ha firmato almeno due provvedimenti di licenziamento, recapitati ad altrettanti lavoratori, che già rientravano nel gruppo dei venti, inizialmente individuati per l’eventuale taglio. Una mossa inattesa, che i sindacati, già in queste ore, stanno cercando di verificare. In tutti i confronti ufficiali, anche in prefettura a Caltanissetta, le sigle del settore di Cgil, Cisl e Uil si sono sempre opposte all’ipotesi dei tagli, che l’azienda ha giustificato, proprio dopo lo stop ai servizi aggiuntivi, scattato lo scorso aprile. L’azienda campana attende che il Comune copra crediti per oltre dieci milioni di euro.
In questo periodo, i lavoratori ritenuti in esubero sono stati trasferiti in altri cantieri dell’azienda campana, soprattutto a Piazza Armerina. Piuttosto che incrementare l’organico impegnato nella raccolta in città, i manager di Tekra hanno deciso di sfoltirlo. I lavoratori, che già lamentano continui ritardi nei pagamenti, sono reduci dallo sciopero dello scorso 1 giugno. Il braccio di ferro, però, sembra solo all’inizio, mentre i cumuli di rifiuti sono ancora in strada.