“Tassa soggiorno è una follia”, Irti: “Prima bisogna assicurare servizi e accoglienza”

 
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Il consigliere Dc Armando Irti

Gela. Non può sussistere una tassa di soggiorno senza il presupposto dei servizi e di un’offerta turistica che soddisfi i visitatori. Il capogruppo consiliare Dc Armando Irti, al pari di altri rappresentanti di opposizione, non si iscrive al partito della tanto discussa tassa che il sindaco Di Stefano e la sua amministrazione, nelle secche del dissesto, intendono attivare. “La tassa è una follia, soprattutto se pensiamo che viene applicata anche al turismo interno e penalizza i viaggiatori che permangono nei luoghi di vacanza – spiega – oggi non è possibile far pagare questa tassa, sicuramente legittima. Prima, il turista deve trovare collegamenti veloci tra il punto di arrivo e le strutture ricettive. Bisogna pensare ai collegamenti e creare eventi e circuiti turistici che invogliano il turista, così da convincerlo a visitare la nostra città”.

In modo ancora più netto l’esponente cuffariano chiosa sostenendo che “bisogna migliorare servizi e accoglienza”.

2 Commenti

  1. Ma se la tassa soggiorno esiste in tutta Italia non capisco perché non debba esistere a gela. Mi sembra una buona proposta del sindaco e se uno vuole fare il buonista li deve fare con le proprie tasche e non con le tasche di tutti i cittadini visto dove si e: ridotto il bilancio comunale.

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