“Tanti reparti ospedale ancora chiusi”, Giudice: “A rischio salute di molti pazienti”

 
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Gela. L’ospedale “Vittorio Emanuele” non sarà un punto di riferimento sanitario Covid, come è stato stabilito dalla Regione, che per l’ennesima volta ha accentrato tutto al “Sant’Elia” di Caltanissetta. Molti reparti nel nosocomio di Caposoprano, però, continuano a rimanere chiusi, proprio per affrontare un’emergenza, che in città ha numeri molto limitati. Paradossi che secondo il consigliere indipendente Paola Giudice dovranno essere spiegati dal direttore sanitario del “Vittorio Emanuele”. “Il sindaco lo convochi prima possibile”, dice.

“La pandemia ha chiuso i reparti, l’uscita dall’emergenza ha determinato che la struttura scelta per ospitare e curare i pazienti affetti da Covid-19 sarà il “Sant’Elia” di Caltanissetta, quindi non si capisce perché il nostro nosocomio continui ad avere tanti reparti chiusi con liste di attesa in aumento, preoccupazione per i degenti e rischio di sovraffollamento di altre strutture – aggiunge – la domanda è semplice e diretta, a Gela perché non si riapre? Esiste la possibilità della zona grigia, come avviene in altri ospedali, ossia una sorta di “centrale di garanzia” nello smistamento dei pazienti, con un “doppio filtro” assicurato da un team di clinici che assicura di far transitare nei reparti solo pazienti no-Covid? Basterebbe individuarla e andare avanti, perché di salute si deve vivere e non l’opposto”. Secondo Gudice, lo stop a tempo indeterminato sta mettendo a rischio non solo l’incolumità di chi non riesce ad avere le cure necessarie, ma anche la professionalità di medici e operatori sanitari.

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