Gela. La protesta sempre più veemente, forse ha convinto i partiti di governo alla Regione a prendere tempo. Domani, non si terrà la seduta della commissione bilancio all’Ars, che avrebbe dovuto rilasciare parere sul trasferimento di risorse, come quelle per la copertura del maxi progetto della darsena commerciale, da circa 150 milioni di euro. Dem e grillini, da giorni, stanno contestando le scelte del presidente della Regione Nello Musumeci e dei suoi alleati, compresi partiti che sono nella giunta del sindaco Lucio Greco. Dal taglio dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud” a quello dei 5 milioni destinati al lungomare e allo svincolo Manfria-Roccazzelle, ma anche un Museo del mare che si è dissolto nel nulla, sono tutti pilastri precari di un territorio che si accinge a perdere nuove risorse finanziarie. Dal consiglio comunale, si sono susseguiti gli appelli a recarsi a Palermo per manifestare contro i tagli. Proposte di questo tipo le hanno avanzate i dirigenti del Pd ma anche gruppi civici come “Libera-mente”. Qualche ora fa, il deputato regionale dem Nello Dipasquale, in aula all’Ars, ha accusato il governo Musumeci di non avere un progetto strategico sui porti e allo stesso tempo di tagliare i fondi. “Come si fa a tagliare oltre 110 milioni di euro per il porto di Gela – ha detto – che è anche turistico. E’ questo il turismo prospettato dal governo regionale!”.
Una posizione che il parlamentare ragusano condivide con quello gelese Giuseppe Arancio. Sono stati, per primi, i membri del comitato pro-porto ad attivarsi, ricevendo una risposta ufficiale dagli uffici dell’Unione Europea. I funzionari di Bruxelles hanno scritto che la scheda progettuale della darsena commerciale non è mai stata inserita nella programmazione dei fondi. “Ci giunge notizia del rinvio della seduta di domani – dicono dal comitato – ma per noi non cambia nulla. Continueremo a monitorare e a vigilare. Abbiamo già chiesto l’intervento del prefetto di Caltanissetta. Non si possono perdere i fondi della darsena commerciale”. I deputati grillini all’Ars Nuccio Di Paola e Ketty Damante, a loro volta, stanno seguendo da vicino l’intera vicenda ed erano già pronti, anche nella seduta di domani, a far valere il no del movimento al taglio dei fondi.