Gela. Fino a ieri, sull’onda delle novità legate alla proroga Via e al nuovo protocollo Ministero-Eni, sembrava che il consiglio comunale monotematico sul caso, già convocato dal presidente Salvatore Sammito, non si dovesse più fare. Anche l’esponente di “Un’Altra Gela” era orientato a soprassedere. Nelle ultime ore, dopo il confronto con i consiglieri che hanno firmato la richiesta di monotematico sulle vicende Eni, è arrivata invece la conferma opposta. Il consiglio si farà, lunedì sera. Tutto confermato. “Sono stati convocati i deputati del territorio, le parti sociali e anche Eni – dice Sammito – riteniamo che l’azienda debba spiegare gli sviluppi che un’intesa così importante potrà assicurare al territorio”. La politica locale, ma anche quella regionale, sono state tagliate fuori dalla firma del protocollo, destinato alle fasi di totale decarboizzazione del sito industriale. Un modus operandi, molto politico, che poco è piaciuto, anche se lo sblocco di possibili investimenti potrebbe rendere meno amaro il calice messo sul tavolo delle istituzioni locali. Lunedì, si saprà se i manager del cane a sei zampe risponderanno alla convocazione dell’assise civica.
I consiglieri, come spiega lo stesso Sammito, sono inoltre pronti a mettere nero su bianco le rivendicazioni di un territorio, da anni sospeso in attesa di investimenti “congelati” dalla burocrazia ma anche dalla mala politica. “Verrà consegnato un documento ufficiale al ministro Giuseppe Provenzano”, aggiunge il presidente. L’esponente dem del governo Conte è atteso in municipio, sabato sera.