Gela. Con il servizio di sosta a pagamento fermo, in attesa che l’amministrazione comunale riesca a risolvere l’ennesimo flop gestionale, la politica si schiera. Se il presidente della sesta commissione comunale Guido Siragusa ha tacciato il sindaco e i suoi assessori di “incapacità”, Romina Morselli (che invece presiede la commissione bilancio) punta sulla necessità di rivedere il nuovo regolamento. La dem, però, non trascura neanche il fatto che in Comune non sia stata costituita la centrale unica di committenza. “Tanti dimenticano che il Comune non ha costituito la centrale unica di committenza e quindi ciò costringe – spiega – al solo espletamento di gare sotto soglia. Non è possibile mandare in gara l’affidamento dei parcheggi, tramite appalti pluriennali. E’ possibile prevedere solo gare ponte, al massimo per un anno, e quindi poco appetibili a qualsiasi operatore economico. Semmai, il Comune dovrebbe aderire ad un’altra centrale unica, perdendo però centralità e pagando con soldi che allo stato non ha e che comunque non può spendere, dopo la diffida giunta dalla Corte dei Conti”.
Il consigliere, come ha già fatto in commissione bilancio, ritorna sulla questione del nuovo regolamento. “Noi consiglieri dobbiamo avere l’umiltà politica di apportare le dovute correzioni ad un regolamento che ad oggi non è applicabile. Non è possibile gestire la sosta a pagamento con solo 165 stalli blu, in una città da settantamila abitanti, garantendo dieci lavoratori – spiega ancora – è paradossale prevedere il posto auto ai residenti prevedendone 1.200, a fronte di una disponibilità di 200 stalli riservati. Probabilmente, il project financing presentato dalla Blue Line potrà colmare queste incongruenze e spetta anche a noi saperne di più per condividere e confrontarci, migliorando la qualità della viabilità urbana, in una città nel caos. Forse più che regolamenti, ci vorrebbero maggiori regole”.