Gela. Le dimissioni sono irrevocabili. Il sindaco di Riesi Salvatore Chiantia, che in questi anni ha guidato la Srr4, non intende fare passi indietro. Domani, nel corso dell’assemblea convocata con tutti i sindaci dell’ambito, dovrebbe dare l’addio alla guida della società che sovraintende a tutte le attività legate al comparto locale dei rifiuti. Impegni istituzionale e di lavoro non gli consentono di coprire anche questi impegni. Nel corso della riunione, sempre che i sindaci trovino un accordo complessivo, dovrebbe essere ufficializzato il nome del successore e quello di chi entrerà a far parte del consiglio di amministrazione. L’ipotesi che l’avvocato Lucio Greco possa ottenere la presidenza pare non avere i necessari sostegni normativi. La disciplina dettata in materia dall’Autorità nazionale anticoruzzione escluderebbe che il sindaco del principale Comune dell’intero ambito possa ricoprire anche il posto di presidente. Bisognerà inoltre verificare l’intesa sui rup, chiamati a portare avanti sia l’iter della gara “ponte” (che per il lotto di Gela non si riesce ad assegnare da oltre un anno) sia quello dell’appalto pluriennale. Anche in questo caso, pare non ci sia ancora un’intesa vera e propria. Dall’assemblea di domani potrebbero uscire nuovi equilibri nella governance del sistema rifiuti locale, decisamente politici.
A Palazzo di Città, invece, dopo gli strali degli ultimi giorni, prosegue il confronto tra amministrazione comunale e Tekra. La revoca dei servizi di spazzamento, pulizia delle strade e diserbo (che dovrebbero uscire dalle competenze dell’azienda campana) è uno dei temi di discussione. In alternativa, Greco e l’assessore al decoro urbano Giuseppe Licata dovrebbero trovare un’altra azienda che se ne occupi e la soluzione Ghelas non è comunque immediatamente attuabile.