Gela. Una gara d’appalto sospetta finita al centro dell’attenzione dei magistrati della procura. Per questa ragione, davanti alla corte presieduta dal giudice Paolo Fiore, affiancato da Manuela Matta e Fabrizio Molinari: sono chiamati a rispondere tre funzionari di Palazzo di Città.
Stando all’accusa, avrebbero applicato procedure anomale, favorendo una sola delle aziende partecipanti, per l’assegnazione della gara relativa al servizio di disinfestazione dei quartieri.
Così, sotto processo si trovano l’ex dirigente Roberto Sciascia insieme ai funzionari Rocco Condello e Giuseppe Cascino, testimoni di gara durante le fasi dell’aggiudicazione. A vincere l’appalto, fu la Licata Clean Service del gruppo Nastasi.
Non mancarono, però, le contestazioni da parte di altri imprenditori che concorrevano all’assegnazione.
Nel corso dell’ultima udienza andata in scena a Palazzo di giustizia, proprio due dei protagonisti di quei fatti sono stati sentiti. Entrambi hanno risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Lara Seccacini. Uno degli operatori dell’azienda Meco.gest, tra le partecipanti alla gara, ha illustrato l’iter seguito dai funzionari comunali nella gestione dell’intera procedura.
“Il giorno fissato per l’apertura delle buste con le offerte – ha spiegato – la gara venne rinviata ad altra data per l’indisponibilità dell’ingegnere Roberto Sciascia. Da quel momento, però, non ci venne più comunicato altro. Successivamente, abbiamo saputo che la gara fu assegnata alla Licata Clean Service”.
Le audizioni, inoltre, sono proseguite con l’amministratore dell’azienda chiamata in causa.
“Non ricordo di preciso tutte le fasi di quella gara – ha precisato Marco Nastasi – però, presumo che durante le sedute fossero presenti anche i rappresentati di altre aziende. Seppi dell’aggiudicazione perché, in quel periodo, mi recavo ogni giorno nella sede di via Pozzillo. Comunque, ritengo non fossi il solo”.
Altri testimoni verranno sentiti nell’udienza fissata per il prossimo 4 luglio.